I 144 PROFUGHI SALVATI DOMENICA PORTATI IN UN CENTRO DI DETENZIONE LIBICO, ITALIA COMPLICE DI UNA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE
LA DENUNCIA DELL’OIM: “VIOLATE LE NORME INTERNAZIONALI, LA LIBIA NON E’ UN PORTO SICURO E IL NAUFRAGIO E’ AVVENUTO IN ACQUE INTERNAZIONALI”
Il portavoce dellʼOrganizzazione internazionale per le migrazioni ribadisce che “la Libia non è un porto sicuro dove dovrebbero essere condotte persone soccorse in acque internazionali”
“I 144 migrati, comprese donne incinte e bambini, che erano stati salvati domenica pomeriggio nel Mediterraneo dal cargo Lady Sham, sono stati trasferiti in un centro di detenzione in Libia”.
Lo scrive su Twitter il portavoce dell’Oim in Italia, Flavio di Giacomo, ricordando che molti di loro “erano in cattive condizioni fisiche” e ribadendo che “la Libia non è un porto sicuro dove dovrebbero essere portate persone salvate in acque internazionali”.
L’Italia ha violato le norme internazionali sul soccorso rifiutandosi di intervenire.
(da Globalist)
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