I DUE PRESUNTI KILLER IN FUGA, SI E’ ARRESO UN TERZO UOMO CHE AVREBBE PERO’ UN ALIBI
I DUE FRATELLI ERANO BEN NOTI ALLE FORZE DELL’ORDINE ED ERANO TORNATI DALLA SIRIA LA SCORSA ESTATE
Hamyd Mourad, 18 anni, il più giovane dei tre ricercati per l’attacco terroristico al settimanale satirico Charlie Hebdo che ha fatto 12 vittime si è consegnato alla polizia a Charleville-Mèzières, nel nord-est della Francia.
Sono ancora in fuga, invece, gli altri due ricercati dalle forze dell’ordine, ritenuti gli esecutori materiali dell’attentato.
La polizia ha pubblicato nella notte le foto e le loro generalità ed ha lanciato un appello ai testimoni: si tratta dei fratelli franco-algerini Chèrif e Said Kouachi, di 32 e 34 anni, sospettati di essere “armati e pericolosi”.
Intanto, a Porte de Chatillon a Parigi, c’è stata una sparatoria. Da quanto si apprende ci sono due poliziotti municipali a terra. Secondo i media francesi non ci sarebbero collegamenti con la strage alla redazione di Charlie Hebdo.
Mourad si è arreso dopo avere visto “circolare il suo nome sui social network”, ha riferito una fonte.
Dei tre ricercati, secondo quanto si è appreso, sarebbe il meno implicato nella pianificazione ed esecuzione dell’attacco. “È stato arrestato ed è guardato a vista”, ha confermato una fonte.
Nelle ultime ore, la sua posizione si sarebbe alleggerita, nonostante il giovane resti ancora in stato di fermo: secondo quanto fatto filtrare dagli inquirenti, Mourad – che è il cognato di Chèrif Kouachi – avrebbe infatti un alibi piuttosto solido, al momento oggetto di indagine.
Intanto, prosegue la caccia all’uomo nel paese.
Secondo la stampa francese sarebbero state eseguite numerose perquisizioni a Reims, Strasburgo e Gennevilliers e sarebbe stato fermato anche un familiare degli attentatori a Charleville.
Ma finora non sono stati resi noti dettagli.
I fratelli Kouachi sono ben noti all’antiterrorismo ed erano tornati dalla Siria nell’estate scorsa.
Uno di loro, Chèrif, è stato membro di una cellula di Buttes-Chaumont, che reclutava giovani combattenti per l’Iraq.
Nel 2008 era stato condannato a tre anni di prigione.
Gli investigatori sono finiti sulle loro tracce dopo avere ritrovato la carta di identità di Said sulla Citroen C3 abbandonata durante la fuga nel nord-est di Parigi, vicino Porte de Pantin.
Secondo Europe 1, gli inquirenti hanno ritrovato inoltre sull’auto un caricatore di kalashnikov e due borse sportive.
A completare il ritratto dei due fuggitivi sono state le immagini di una telecamera a Pantin e la descrizione dell’automobilista a cui i fuggitivi hanno sottratto la macchina per la loro fuga.
(da “Huffingtonpost“)
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