I NANI DA GIARDINO DI BERLUSCONI: DA DOVE VENGONO PER DARE LEZIONI DI COSA E’ LA DESTRA?
VOGLIONO IMPARTIRE LEZIONI SU COME SI STA A DESTRA, MA SONO TUTTI RIFUGIATI POLITICI…. CHI STAVA A SINISTRA, CHI ERA NASCOSTO IN SACRESTIA, CHI OCCUPAVA LE UNIVERSITA’ CON LA BANDIERA ROSSA, CHI FACEVA AFFARI CON CRAXI … E ORA VOGLIONO FARE I BUTTAFUORI DEL DISCOPARLAMENTO
Non passa giorno che, di fronte all’accentuarsi della polemica politica all’interno della maggioranza, si assista a delle prese di posizione da parte delle statue che compongono la corte dei nanetti da cortile di cui si cironda il premier.
Dal patetico porta-beautycase Bonaiuti al brontolo Lupi, da pisolo Quagliarella a mammolo Cicchitto, da radicalcucciolo Capezzone a compagnosacrista Bondi, fino a riporto-Schifani e ai marxisti-leninisti Maroni e Bossi.
Una corte dei “miracolati” che ci spiega cosa deve fare la destra al governo, inneggia “meno male che Silvio c’è” e ricorda i meriti del premier nell’aver combattuto, schermo in pugno, “contro il cattocomunismo”.
Ieri uno di loro è arrivato persino a minacciare di espulsione Fabio Granata, finiano doc, reo di insistere sulla incostituzionalità del processo breve.
“Chi è fuori dalla linea del centrodestra, fuori dal partito”, tuonava qualche trombone.
Si dà il caso che i Fabio Granata o le Flavia Perina le abbia personalmente conosciuti in tempi non sospetti, e possa in buona fede testimoniare il loro passato e presente di destra.
Erano tempi in cui forse molti di questi nanuncoli che orinano sentenze controvento non avevano occasioni di frequentarli.
Non si erano ancora riciclati al “grande fratello” del teatrino della politica: chi era alla corte di re Craxi, chi passava dalle sue camere, chi era nascosto nelle sacrestie milanesi, chi succhiava il latte radicale, chi era nel Pci, chi in Lotta Continua, chi militava in Democrazia Proletaria e manifestava contro la polizia (prima di diventare ministro degli Interni), chi nella Dc prima del ciclone Mani Pulite.
Tutti esperti di come si porta avanti una politica di destra, quali ne sono i valori, i principi, le coordinate.
Che sciocchi noi che stavamo a rischiare la pelle nelle scuole, nelle sezioni, nelle piazze, a non aver capito che erano loro i “grandi vecchi” di riferimento della cultura di destra, avessimo letto meno Evola e Sorel e più le poesie erotiche di Bondi oggi non saremmo in confusione.
E a sinistra avessero letto meno Marcuse, Gramsci, Marx e Lenin e più Borghezio avrebbero capito prima come si “conquista il potere” ( e una europoltrona) in nome del popolo padano.
Che inguaribili sognatori siamo stati a credere nello Stato, nella giustizia sociale, nella “legge uguale per tutti”: siamo residuati degli anni ’70 a.g., non avanti Cristo, ma avanti Ghedini.
Ora ci sono loro, gli sbandieratori delle contrade del Pdl che ci insegnano cos’è la Destra, che ci indicano come tira il vento per prendere la bandiera al volo nella ricaduta, che fissano chi può starci a destra e chi deve fare i bagagli.
Pazienza se sono gli stessi che un tempo ci hanno tirato in testa qualche sampietrino, l’unico nostro rammarico può essere quello di non averli centrati quando glieli restituivamo, ma non si può avere tutto dalla vita, ne siamo coscienti….
Una volta si faceva politica per delle idee, ora quelli che allora sedevano sulle poltrone del Palazzo ci stanno ancora, hanno solo cambiato marca del mobiliere, però ci spiegano cosa dobbiamo pensare, cosa dobbiamo cantare, cosa dobbiamo guardare in Tv.
“Presidente siamo con te, meno male che Silvio c’è”, altro che Brasillach, Celine, Drieu, Sorel, Corridoni, Gentile, insane letture di tante notti, quando sarebbe bastato quella dolce melodia a placare i nostri animi ribelli.
Magari intruppati nel coro con accanto il radicale Capezzone a destra, il compagno Bondi a sinistra, accompagnati dalla (ford) escort D’Addario in una sinfonia per musica da camera.
Ogni tempo ha i suoi maestri, in caso di maltempo sperate nei miracoli.
E non sparate sugli “unti dal Signore”: sono loro che vi indicano il regno di Arcore.
In fondo cambia poco nella vita : dai tempi dei nani e delle ballerine, siamo passati a quello dei nani da giardino e delle veline.
Basta girare in fondo a destra, ma più a fondo che non si può, quasi nei bassofondi insomma, e li trovate.
Sono i “maitre à penser” della Destra del futuro.
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