I TROMBATI PASSANO ALL’INCASSO
MA CHE SCALONE …PER I POLITICI PONTI D’ORO…IN PENSIONE A 50 ANNI CON 9.000 EURO AL MESE
Non li avete votati? Beh non li avete fatti tornare a lavorare, mettetevi l’anima in pace: avranno di che consolarsi, tra liquidazioni milionarie e pensioni d’oro. Sono i parlamentari non più rieletti di cui avevamo già accennato e ora oggetto di una inchiesta del settimanale “Panorama”. La Casta dei trombati usufruisce di una vecchia norma degli anni ’80: con 20 anni di contributi, a prescindere dall’età dell’onorevole, il Parlamento assicura una “fine dignitosa”, basta essere stati eletti prima del 2001. Ecco la categoria dei “baby pensionati”, quelli che hanno anche meno di 50 anni ma ne hanno diversi di contribuzione…e chi non ci arriva può sempre riscattare gli anni mancanti. Iniziamo da Pecoraro Scanio (49 anni, 5 legislature) che si porterà a casa la modica somma di 8.836 euro per tutta la vita, passiamo per Pietro Folena ( Prc) sempre con 8.836 eurini, si continua ( sempre sotto i 60 anni) con Enrico Boselli (Psi), Oliviero Diliberto ( Pdci), Ramon Mantovani ( Prc), Maurizio Ronconi (Udc), Enrico Nan (Fi), tutti con pensioncina di 7.959 eurini, vita natual durante. Ci sono anche Tana de Zulueta (Verdi), Salvatore Buglio ( Rnp) e Gloria Buffo ( Sd) con 6.203 euro. Ecco il gruppo dei “nomi famosi” over 60: Ciriaco De Mita ( Rosa Bianca), Gerardo Bianco ( ex Margherita), Cirino Pomicino ( Dc), Sergio Mattarella (Pd), Vincenzo Visco (Pd), Luciano Violante ( Pd), Valdo Spini (Psi), tutti in pensione a 9.363 euro. Al Senato abbiamo invece Armando Cossutta (Pdci), Egidio Sterpa (Fi), Alfredo Biondi (Fi), Clemente Mastella (Udeur), Willer Bordon (Consumatori), Edo Ronchi (Pd), tutti a quota 9.604 di pensione mensile.
Non dimetichiamo poi il trattamento di fine rapporto, una sorta di liquidazione che si è avuto il cattivo gusto di chiamare “assegno di solidarietà “…poveretti, sono bisognosi…guardate che miseria si portano a casa. Armando Cossutta (Pdci) percepirà una liquidazione di 345.744 eurini, Clemente Mastella (Udeur) di 307.328 euro, Alfredo Biondi (Fi) di 278.516 euro, Luciano Violante di 271.527 euro, Sergio Mattarella e Vincenzo Visco di 234.075 eurini…speriamo, con questa miseria, riescano a rifarsi una vita, con l’inflazione che galoppa c’è il rischio che debbano rivolgersi alla Caritas per sopravvivere dignitosamente.
C’è da considerare poi che, con l’aspetttiva di vita di 78.6 anni per l’uomo, un neopensionato di 50 anni incasserà il vitalizio per 28 anni e mezzo, gravando sulle casse dello Stato per la bellezza di oltre 2 miliardi di euro.
A proposito di Casta e quattrini, c’e’ poi chi parla sempre di “legalità “, fa lo sponsor ai “grillini”, rappresenta il disinteresse impersonificato…si è alleato con Pd per i “programmi” ricordate? Parliamo di Antonio Di Pietro, ovvio: era talmente disinteressato il suo “matrimonio” con il Pd che, una volta eletti i propri parlamentari, l’Idv fa gruppo a parte, venendo meno a un impegno di “unità “…Vi arrovellate sulle profonde motivazioni politiche o programmatiche che lo hanno portano a tale scelta? Non perdete il sonno: sapete quanto prenderà come Gruppo autonomo, tra finanziamento pubblico e contributi del Parlamento, il buon Di Pietro? La bellezza di 25 milioni di euro, ovvero 50 miliardi di vecchie lire… tra un po’ qualcosa ci dice che toccherà ai Radicali… stanno facendo giusto due conti se gli conviene o meno.
Fiato alle trombe…evviva i trombati.
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