IL 5 SETTEMBRE NEGAZIONISTI IN PIAZZA A ROMA, MA NON HANNO CAPITO QUALE
SI APPLICHI LA LEGGE COME IN GERMANIA: SE NON C’E DISTANZIAMENTO E MASCHERINE SI PROVVEDA A SCIOGLIERE L’ASSEMBRAMENTO DI UNTORI… DIETRO LA REGIA DI FORZA NUOVA
Sabato 5 settembre è stata indetta a Roma una manifestazione che dovrebbe vedere scendere in piazza tutta la galassia dei negazionisti del Coronavirus sulla scia delle analoghe manifestazioni tenutesi nei giorni scorsi in altre città europee, come Berlino.
Il condizionale è d’obbligo perchè, ad oggi, nel gruppo Facebook “Italia Libera 5 settembre tutti a Roma” che conta 1368 membri, la confusione regna sovrana, sia sul luogo dove la manifestazione si svolgerà , piazza del Popolo o Bocca delle verità , sia sull’orario e qualcuno perfino sulla durata.
Se, infatti, nel disclaimer del gruppo è indicata la prima, una locandina sposta il luogo del raduno, creando confusione nella testa degli aderenti all’iniziativa.
Quante sono le manifestazioni? Quante le piazze? In tanti se lo chiedono e provano a darsi una risposta
Ma non è l’unico elemento a creare un certo scompiglio. A quanto si legge, finora solo in 28 avrebbero confermato sulla pagina Facebook la loro presenza all’iniziativa
Ovviamente, però, visto che ci sono, gli autoproclamatisi fautori dell’Italia libera approfittano per protestare contro un po’ di cose
“Contro la dittatura sanitaria, finanziaria e giudiziaria! Siamo il popolo, siamo quelli “contro il sistema”, contro tutti i partiti venduti e complici di questa tirannia. Siamo quelli scesi in piazza durante gli arresti di massa, siamo quelli del 30 maggio, del 6 giugno, delle mille piazze che hanno innalzato i tricolori ed il grido di rabbia di milioni di connazionali. SIAMO E SAREMO L’ITALIA LIBERA, contro il lockdown, le museruole/mascherine, i distanziamenti sociali. Contro gli arresti ingiustificati, gli abusi, lo Stato di Polizia. Contro la repressione e i Tso. Siamo l’Italia che si ribella e lotta contro la vaccinazione di massa e la sorveglianza totale. Siamo lavoratori, lavoratrici, P.Iva, commercianti e artigiani ridotti alla fame. Siamo i genitori che non faranno vaccinare i propri figli, che non voglio l’esercito fuori le scuole e il prelievo coatto dei bambini. Siamo quelli contro le antenne 5G, contro gli interessi dell’OMS, Gates, Soros e poteri internazionali. Siamo il popolo che grida ITALIA LIBERA e che sabato 5 settembre invaderà Roma, conquisterà Piazza del Popolo e come un fiume in piena butterà giù questa tirannia.
Senza dimenticare la “dittatura masmediatica”, rigorosamente con una sola esse.
Tra presenze annunciate e adesioni alla manifestazione, potrebbe intanto spiccare l’assenza del generale Pappalardo e dei suoi gilet arancioni perchè, ad avviso dell’ex carabiniere, la manifestazione del 5 settembre sarebbe monopolizzata dai neofascisti di Forza Nuova, secondo alcuni, veri ispiratori dell’iniziativa.
Appoggio incondizionato, invece, dell’ex deputata 5 Stelle Sara Cunial, del filosofo “antiterapeutico” Diego Fusaro, del cantante Povia, e di Vittorio Sgarbi, che come sindaco di Sutri ha introdotto il divieto, nel comune del Viterbese, di indossare la mascherina nei luoghi pubblici.
Ne scrive Paolo Berizzi su Repubblica di oggi:
E dunque: dietro lo slogan “Italia libera!”, sabato a Roma si prepara a sfilare il dissenso di una galassia formata da: neofascisti e sovranisti, No-vax, No 5G, Gilet arancioni, vecchi Forconi, seguaci di QAnon, comitati, associazioni di madri, lavoratori, imprenditori, commercianti, tassisti, ultrà del calcio, disoccupati e precari. La cabina di regia, come già accaduto a fine maggio-primi di giugno, è in mano all’estrema destra: Forza Nuova. Che recentemente si è saldata con pezzi di gilet arancioni. “5 settembre: tanti fuochi per un incendio”, è scritto in una delle locandine che girano. Inviti ai quali Fn – lo ha fatto il suo vicesegretario nazionale, il pregiudicato Giuliano Castellino – allega anche una lista di nomi della «politica, della chiesa, della cultura, dello spettacolo» che – secondo gli organizzatori – aderiscono alla protesta. Tra gli altri: l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, filo trumpiano e anti-Bergoglio, i deputati Sara Cunial (ex M5S) e Vittorio Sgarbi (che ha lanciato un appello a partecipare a «tutte le madri d’Italia» e l’altro giorno ha vietato le mascherine a Sutri, dove è sindaco); Alicia Erazo (Commissione internazionale dei Diritti umani, legata all’Onu); il filosofo e leader di Vox Italia Diego Fusaro, il cantante Povia. Annunciati ospiti anche dall’estero, targati estrema destra come il tedesco Udo Voigt (Npd), amico-alleato di Roberto Fiore.
(da “NextQuotidiano”)
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