IL CAPO DEL PENTAGONO CONTRO TRUMP: “NO ALL’USO DELL’ESERCITO CONTRO LE PROTESTE. IL RAZZISMO E’ REALE E VA SRADICATO”
SI PROFILA L’INCRIMINAZIONE ANCHE PER GLI ALTRI TRE AGENTI CHE HANNO PARTECIPATO ALL’OMICIDIO DI GEORGE FLOYD
Sempre più isolata la posizione del presidente Usa che aveva minacciato di far ricorso all’esercito per fermare le proteste scoppiate dopo l’omicidio di George Floyd a Minneapolis
Si allontana l’ipotesi che intervenga l’esercito contro le rivolte scoppiate negli Usa dopo la morte di George Floyd. A ribadirlo è il segretario della Difesa americano, Mark Esper, che si è detto contrario all’uso dell’Insurrection Act, evocato nelle scorse ore dal presidente Donald Trump.
Epser ha definito la morte del 46enne afroamericano un «crimine orribile», aggiungendo che gli agenti coinvolti dovrebbe essere chiamati «a rispondere per questo omicidio». Esper ha poi detto: «È una tragedia che abbiamo visto ripetersi troppe volte. Il razzismo è reale in America, dobbiamo fare del nostro meglio per riconoscerlo, per affrontarlo e sradicarlo».
Contro le intenzioni del capo della Casa Bianca si era espresso ieri, 2 giugno, anche l’ex capo dello Stato maggiore dell’esercito americano, Mark Milley, che ha definito le proteste come «pacifiche e legittime», e che bisogna «garantire la libertà di parola» di chi sta scendendo in piazza.
Altra dura contestazione su Trump era stata sollevata anche dall’ex generale Wesley Clark, che alla Cnn ha criticato il presidente Usa definendo le sue parole «oltraggiose». La stessa idea di Trump di ricorrere all’esercito per fermare le proteste, secondo Clark non è altro che una mossa di «teatro politico»
Intanto, fonti citate dalla Cnn fanno sapere che sono stati conclusi gli esami preliminari delle prove nell’ambito dell’indagine sui quattro ex agenti bianchi coinvolti nella morte dell’afroamericano, solo uno dei quali è stato arrestato e incriminato per omicidio colposo (Chauvin). A stretto giro arriverà dunque un «annuncio significativo» da parte dell’attorney general che riguarda i quattro poliziotti licenziati
Il capo del Pentagono Mark Esper ha definito l’uccisione di George Floyd un «crimine orribile» e ha sostenuto che gli agenti coinvolti dovrebbero essere «chiamati a rispondere per questo omicidio».
(da agenzie)
Leave a Reply