IL CERCHIO MAGICO DELLA POLVERINI: DIRIGENTI REGIONALI SENZA TITOLI
TUTTI EX UGL I FEDELISSIMI DELL’EX GOVERNATRICE PIAZZATI NELLA BUROCRAZIA REGIONALE… IL SEGRETARIO GENERALE DELLA GIUNTA RONGHI NON HA LA LAUREA NECESSARIA PER IL POSTO OCCUPATO
Dimessa la Polverini, il “cerchio magico” dei suoi più stretti e fidati collaboratori – ex sindacalisti Ugl piazzati ai vertici regionali – resta.
Con qualche dubbio, però, sulla legittimità dei loro titoli.
È il caso del segretario generale della Giunta, Salvatore Ronghi, del capo ufficio gabinetto del presidente regionale, Giovanni Zoroddu, e del direttore della direzione regionale personale, demanio e patrimonio, Raffaele Marra.
Sui primi due c’è il sospetto – sollevato peraltro da un’interrogazione dalla consigliera idv Giulia Rodano – che non abbiano i titoli.
La nomina del terzo è stata addirittura annullata due volte dal Tar.
Nonostante la Regione Lazio abbia recepito la legge Brunetta che prevede la pubblicazione online dei curricula dei dirigenti, sul sito del massimo dirigente regionale, Ronghi appunto (quello che dovrebbe dare il buon esempio), si legge “curriculum vitae non disponibile”.
Leggendolo (Repubblica ne è entrata in possesso), si capisce, forse, il motivo di tanta riservatezza: Ronghi (190 mila euro l’anno, dipendente dell’azienda trasporti di Napoli), non possiede i requisiti previsti dall’articolo 10 del regolamento regionale 1/2002. Non è laureato, ha la “maturità tecnico commerciale”.
Non ha mai fatto il dirigente nel pubblico o nel privato, ad eccezione di una esperienza da dirigente, quando aveva appena 20 anni, nella società “Ro. An. di Melito” di cui non c’è traccia da nessuna parte.
Gli altri suoi titoli sono una lunga militanza nel sindacato Cisnal e Ugl (quello della Polverini), e tre mandati da consigliere regionale in Campania.
Inutile dire che sindacato e consiglio regionale non sono nè pubblica amministrazione, nè settore privato.
Alla Regione Lazio è stata assunta anche la sua fidanzata, Gabriella Peluso, 120mila euro l’anno. “Di lei – ha spiegato Ronghi – ho piena fiducia”.
Discorso simile riguarda Zoroddu: lui è laureato, ma non presenta alcuna esperienza da dirigente, a parte, ovviamente, la carriera Cisnal-Ugl dal 1994.
Per Marra, ex ufficiale della gdf, ex capo dipartimento casa della giunta Alemanno, il discorso è più complesso.
Nonostante quattro lauree e un curriculum di 12 pagine, secondo la commissione che ha esaminato i titoli dei 22 candidati esterni (i 180 dirigenti regionali erano stati messi fuori gioco da un cavillo del bando), quindici candidati avevano requisiti migliori. Marra non aveva alcuna “capacità specifica relativa alle competenze proprie della struttura da assegnare” (direzione Personale), come “l’esperienza di gestione delle risorse umane”.
Il Tar ha annullato due volte la sua nomina, ma la Polverini l’ha nominato direttore in regime di prorogatio fino a domani.
Alberto Custodero
(da “La Repubblica“)
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