IL CONSIGLIERE DI ZELENSKY, MYKHAILO PODOLYAK: “IL COMPITO PRINCIPALE DI PUTIN IN QUESTA FASE È DI PRENDERE TEMPO, PROVA A FARE IL MODERATORE DI UN PROCESSO DI PACE DI UNA GUERRA CHE HA INIZIATO LUI”
UNA PROPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA ERA UN CESSATE IL FUOCO GLOBALE, CHE TENESSE CONTO ANCHE DELL’IMPATTO AEREO, COMPRESI GLI ATTACCHI MISSILISTICI E CON DRONI SUL TERRITORIO UCRAINO. MA NESSUNO DI QUESTI SCENARI È STATO ACCETTATO DALLA RUSSIA
«Senza un incontro trilaterale diretto tra Trump, Zelensky e Putin non solo non si mette fine alla guerra ma non si inizia nemmeno a discutere del tema». Mykhailo Podolyak, primo consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, tiene il punto
Nessuna speranza che si arrivi almeno a una bozza di piano che rappresenti un punto di partenza?
«Putin non è pronto per negoziati realistici. Il suo compito principale in questa fase è di prendere tempo, di fuorviare l’amministrazione americana. Prova a fare il moderatore di un processo di pace di una guerra che ha iniziato lui. Senza
conflitto, Mosca perde il suo peso nel mondo. Ecco perché Putin non è dell’umore giusto per negoziati in presenza di Zelensky».
Se l’offerta dovesse essere quella di un ritiro di Kiev dal Donetsk quale sarebbe la vostra risposta?
«Ancora una volta: solo un incontro diretto a tre può porre l’accento sul Donetsk e ottenere risultati certi. Come si può pensare di risolvere le questioni ucraine senza la presenza dell’Ucraina e senza Zelensky? Solo la pressione congiunta di americani, europei e ucraini ci permetterà di raggiungere la fine della guerra».
Si riferisce alle sanzioni?
«Senza l’uso di strumenti coercitivi, come sanzioni economiche e senza una sconfitta militare non accadrà nulla. Le due cose vanno di pari passo».
Si parla anche di un cessate il fuoco nei cieli. È plausibile?
«Uno degli scenari proposti dall’amministrazione americana era un cessate il fuoco globale, che tenesse conto anche dell’impatto aereo, compresi gli attacchi missilistici e con droni sul territorio ucraino. Ma nessuno di questi scenari è stato accettato dalla Russia. I bombardamenti aerei sono uno strumento chiave con cui Mosca esercita pressione psicologica sul Paese e influenza la nostra posizione. Il secondo strumento sono gli attacchi incessanti lungo tutta la linea del fronte che però vengono respinti dal nostro esercito. È improbabile che la Russia si privi dell’uso dell’aviazione strategica e dell’impiego massiccio di droni
Un congelamento del fronte è un’opzione realistica o è prematuro parlarne?
«la Russia non è riuscita a raggiungere gli obiettivi che si era prefissata non si accontenterà di un risultato parziale. E se incoraggiata a realizzare anche solo una parte di queste mire senza una vittoria sul campo, interpreterebbe questo segnale come un via libera per continuare l’espansione e proseguirebbe il conflitto con altri formati».
(da agenzie)
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