IL CORPO RITROVATO È DI VIVIANA: IL MARITO RICONOSCE LA FEDE NUZIALE
SI INTENSIFICANO LE RICERCHE DEL FIGLIO
Il corpo di Viviana Parisi è irriconoscibile, devastato, quando viene ritrovano nella boscaglia di Caronia, in provincia di Messina. Ha ancora la fede al dito, all’interno c’è scritto il nome del marito, Daniele Mondello. È proprio lui a riconoscerla da questo il dettaglio che fuga ogni dubbio.
Da subito molti elementi inducono gli investigatori a ritenere che quel corpo sia proprio quello della dj Viviana Parisi, sparita nel nulla, non lontano da lì, lunedì mattina insieme al figlio Gioele di 4 anni. Il risvolto è drammatico. Nell’attesa che arrivino i risultati del dna, il marito riconosce alcuni gioielli della moglie ma anche i vestiti e le scarpe. Del figlio però non si hanno tracce e le ricerche del bambino continueranno per tutta la notte.
Viviana Parisi e il suo bambino sono scomparsi subito dopo un lieve incidente d’auto avvenuto sull’autostrada Messina-Palermo, all’altezza proprio di Caronia, cento chilometri lontano da Milazzo, dove la donna aveva detto al marito che si sarebbe recata per comprare le scarpe al figlio. Le ricerche sono andate avanti per giorni e si sono intrecciate anche con alcune segnalazioni arrivate da alcune parti della Sicilia, come da Giardini Naxos, che avevano lasciato ben sperare. E invece nulla.
Le ricerche del bambino sono riprese con un massiccio impegno di uomini, mezzi e cani molecolari. L’area divisa per reticoli è di oltre 300 ettari. Si stanno sviluppando a partire dal punto in cui è stato ritrovato il cadavere irriconoscibile della donna.
La scomparsa resta avvolta nel mistero. Si ipotizza una fuga volontaria. Era rimasta particolarmente scossa per la paura del Covid e le costrizioni del lockdown. Voleva vedere i parenti a Torino, ma non poteva raggiungerli. Scriveva sui social di sentirsi in una bara di cristallo, voleva uscirne per “riprendermi il mio passato, per andare avanti con il presente e il futuro se Dio vuole”. Sembra annunciare di voler ripartire da zero, ma le frasi su Facebook sono confuse: “Riprendere un po’ la mia vita lavorativa per vivere, per ritornare nella famiglia, per condividere di nuovo tutto, collaborare con il mio compagno di viaggio, che comunque da solo ha continuato a lottare per il lavoro e la quotidianità ”.
Il corpo è stato ritrovato in linea d’aria, a meno di un chilometro dalla galleria Pizzo Turda nel quale Viviana Parisi ha avuto il lieve incidente con un furgone operai di una ditta di manutenzione. Secondo la ricostruzione degli stessi operai, che si sono subito fermati per deviare il traffico, la donna avrebbe proseguito per un tratto e poi sarebbe scomparsa. I Vigili del fuoco hanno seguito le sue tracce per alcune centinaia di metri. La logica avrebbe voluto che Viviana imboccasse un varco sul lato destro della carreggiata. Invece, la posizione del cadavere indica che abbia lasciato a piedi l’autostrada scavalcando il guard rail a sinistra. Da qui si sarebbe allontanata per alcune centinaia di metri prima di trovare la morte nella boscaglia vicina.
Le ricostruzioni tuttavia sono molto confuse. Gli operai sostengono che era sola, altri dicono che fosse con il figlio. C’è anche chi sostiene di averla rivista a piedi in autostrada. L’unica cosa certa è che ora bisogna trovare il bambino Giole.
(da “Huffingtonpost”)
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