IL GOVERNO BERLUSCONI DIEDE 9 MILIONI AL GOVERNO DI ST.LUCIA
NEL LUGLIO 2004 UN INVESTIMENTO CONSISTENTE AI CARAIBI PER LO SVILUPPO DELLE COMUNICAZIONI ….DIVERSE VISITE PRIVATE NELL’ISOLA…E IERI IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA HA PARLATO DI “QUALCUNO CHE TRE MESI FA HA SOLLECITATO UN INTERVENTO”
Nel luglio del 2004, il governo Berlusconi ha investito 9 milioni di dollari nei Caraibi, ivi inclusa Santa Lucia, per lo sviluppo dell’ICT locale.
Nove milioni di dollari per un Paese come il nostro che nel 2010 continua ad essere refrattario ad investire 100 milioni di euro in banda larga ed è il fanalino di coda in termini ICT in Europa, sono, davvero, una bella cifra.
I rapporti tra il Governo Berlusconi e la piccola perla dei Caraibi, peraltro, sono sempre stati ottimi come nel luglio del 2005, l’ex primo ministro dell’isola, confermava all’on. Giampaolo Bettamio (Pdl) all’epoca sottosegretario del Ministero degli affari esteri, nel corso di una sua visita di cortesia.
Kenny Anthony, peraltro, in quell’occasione, sottolineava anche come lo stesso Premier, Silvio Berlusconi, in passato, fosse stato gradito ospite dell’isola.
Con una punta di malizia, si può ipotizzare che un investimento di 9 milioni di dollari in ICT abbia garantito a qualche impresa italiana la possibilità di sviluppare reti, software e sistemi di comunicazione al sole dei Caraibi e che, magari, qualcuno abbia conservato qualche buon amico tra chi gestisce i sistemi di comunicazione locali.
Venendo all’attualità , va segnalata la strana conferenza stampa che il ministro della Giustizia Francis ha tenuto ieri a St.Lucia: in pratica erano ammessi solo i giornalisti locali, tutti fuori quelli italiani.
All’uscita , di fronte alle domande dei giornalisti “è’ lecito svolgere un’indagine su una società registrata a St.Lucia, uno Stato che dovrebbe garantire segretezza? E’ lecito svolgere questi accertamenti solo sulla base di notizie di stampa o sarebbe stata necessaria una rogatoria? Quale urgenza, quale pericolo imminente gustificava un’indagine confidenziale?”, la scena era quella di un ministro imbarazzato che non sapeva cosa rispondere e che fuggiva giù per le scale (scena che potrete vedere ad Anno Zero).
Si è poi saputo che di fronte a una precedente domanda analoga di un cronista locale, il ministro si era messo a urlare “Non è stato commesso nessun reato”.
Poi però ha dichiarato che “qualcuno ha suggerito un’indagine circa tre mesi fa”.
Una strana coincidenza con l’inizio della campagna mediatica contro Fini da parte dei giornali vicini al premier.
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