IL GOVERNO CHE PROMETTE SPESE SENZA COPERTURA SI CONSOLA CON LA BUFALA DELL’AGENTE SOTTO COPERTURA
NESSUNA NOVITA’ STRAVOLGENTE, COME DICE DI PIETRO “C’E’ SEMPRE STATO, E’ LA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA”
Il premier Conte ha anche precisato il ruolo di un aspetto del DDL che era stato criticato dalla Lega, quello dell’agente sotto copertura.
Il presidente del Consiglio oggi ha spiegato che «non sarà un soggetto che provoca il reato per incastrare i corrotti, ma un agente che raccoglie prove nel corso di una indagine… tecnicamente un agente sotto copertura non un agente provocatore».
Luigi Di Maio aveva presentato così la “novità ” dello Spazza Corrotti:
Prima dell’approvazione di questa legge voi corrotti, ad esempio, potevate contare sul fatto che chi viene a proporvi una mazzetta per truffare un concorso o un appalto sia senza dubbio alcuno un corruttore certificato e che nessuno possa scovarvi. Con lo Spazza Corrotti non sarà più così. Mentre ti propongono la tangente ci potrebbe essere un infiltrato delle forze dell’ordine proprio al tuo fianco perchè pensi che faccia parte della combriccola. E invece è lì per arrestarti, un moderno Donnie Brasco. La figura dell’infiltrato, infatti, potrà ora occuparsi anche di corruzione grazie al nostro impegno. Avrete il terrore di accettare quella tangente e quindi magari non lo farete”.
Ci pensa Di Pietro a spiegare però che non c’è alcuna novità .
Se per agente sotto copertura, dice l’ex PM di Mani Pulite «s’intende colui che, quando è stato aperto un fascicolo, sta andando di nascosto dai criminali a cercare le prove del reato, è la scoperta dell’acqua calda».
Di Pietro spiega che è esattamente lo stesso metodo utilizzato dal Pool per incastrare Mario Chiesa: «c’era un imprenditore che pagava le mazzette per poter lavorare nel settore delle pulizie al Pio Albergo Trivulzio, con i carabinieri gli abbiamo messo un paio di microspie addosso e al momento giusto siamo intervenuti, da lì è venuto giù il sistema delle tangenti». Ed il bello è che lo si può già fare per legge. Quello che non si può fare, e a quanto fare non si potrà fare nemmeno dopo la rivoluzione del governo del cambiamento, è indurre qualcuno a commettere un reato per “incastrarlo”.
Una tecnica utilizzata più da programmi come Le Iene che da magistrati e poliziotti.
Forse Di Maio ha visto troppa Tv.
(da “NextQuotidiano”)
Leave a Reply