IL LEGHISTA PILLON SPARA SU MORISI: “LA GIUSTIZIA DIVINA HA FATTO IL SUO CORSO”
“LA DROGA DELLO STUPRO E IL FESTINO GAY? NON MI STUPISCE, LE SUE ABITUDINI ERANO NOTE DA TEMPO NELLA LEGA”
Matteo Salvini, anche oggi, ha attaccato tutti coloro i quali stanno parlando del caso Luca Morisi. Forse, però, dovrebbe dare un’occhiata anche in casa sua. La notizia dell’indagine per “cessione di sostanze stupefacenti” aperta nei confronti dell’ex spin doctor della Lega, infatti, ha stracciato un velo anche all’interno del partito, con il senatore Simone Pillon che ha sparato a zero sull’ex capo della comunicazione. E non solo per la vicenda della droga.
Intervistato da Simone Canettieri su Il Foglio, il senatore della Lega si sfoga senza lasciare molto spazio all’immaginazione:
“Questa brutta storia di Morisi non mi sorprende, soprattutto se gli avessero trovato la droga dello stupro. C’erano cose note da tempo a tutti”.
A cosa fa riferimento? Probabilmente, anzi sicuramente, non all’utilizzo della droga. Nella casa di Belfiore (in provincia di Verona) dell’ex capo della comunicazione leghista, sono stati ritrovati “solamente” due grammi di cocaina.
L’accusa principale nei suoi confronti, infatti, riguarda la “cessione di sostanze stupefacenti”. Un fatto emerso nel corso di un posto di blocco dei carabinieri che hanno trovato della droga liquida (ancora devono essere effettuate le analisi, ma i due giovani hanno parlato di GHB) nell’automobile dei ragazzi che hanno accusato proprio Morisi.
E allora perché Pillon ce l’ha tanto con Morisi? Lo stesso senatore spiega che il suo “sentimento” avverso nei confronti dell’amico di Matteo Salvini ha origini molto profonde. Fin da quanto lo spin doctor sconsigliò al leader della Lega di partecipare al tanto contestato Congresso Mondiale della famiglia andato in scena, nel 2019, a Verona. Ed è lì che, secondo il parlamentare del Carroccio, i suoi nodi sono venuti al pettine.
Neanche troppo tra le righe, infatti, Pillon parla di quel festino con soli uomini e della droga dello stupro. Secondo lui, dunque, l’orientamento sessuale di Morisi era ben noto, anche all’interno del mondo della Lega:
“Non mi stupisce, viste le note attitudini del personaggio. La giustizia divina ha fatto il suo corso. A me questo Morisi non è mai piaciuto. Mai. Poi mi ha sempre fatto la guerra, ora capisco tante cose”.
Infine la chiosa sugli esponenti omosessuali eletti con la Lega. Che non sono pochi, anzi.
“I gay del mio partito. Sono tantissimi. Li conosco tutti. Tra Camera e Senato non bastano due mani per contarli”.
Il senatore Leghista poi punta il dito sullo strapotere di Morisi:
“Luca decideva tutto: diceva chi andava in televisione e chi no. Sceglieva i contenuti. Non mi mandava mai in tv, ma io ho i miei canali (…) Per me è una brutta notizia per l’uomo e pregherò per lui nonostante la guerra che mi ha sempre fatto, ma magari è una bella notizia per la Lega”.
Al giornalista del Foglio che gli fa notare se per caso ci sia un po’ di ipocrisia nella Lega tra chi si fa portatore di certi valori così radicali per poi magari nella vita privata fare l’opposto, il senatore spiega:
“Sta parlando della corrente Mykonos? Sono i gay del mio partito. Li conosco tutti. Tra Camera e Senato non bastano due mani per contarli. Niente di personale, ci mancherebbe. Ognuno vive come vuole. Basta saperlo. Questo sì”.
(da agenzie)
Leave a Reply