IL MINISTRO KYENGE NON STRINGE LA MANO AL CAPOGRUPPO LEGHISTA: L’HANNO PRESO PER UN BARBONE
VA A VUOTO LA PROVOCAZIONE DEL CAPOGRUPPO LEGHISTA A PALAZZO MARINO: BLOCCATO DALLA SCORTA… DOPO AVERLA DENIGRATA PER SETTIMANE, L’ESPONENTE DELLA PADAGNA DEL MAGNA MAGNA CERCA L’INCIDENTE “DIPLOMATICO”
A Milano si consegnano gli attestati di cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia figli di immigrati.
Una cerimonia a cui il neo-ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge ha voluto partecipare.
Ad aspettarla fuori, c’è il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino, Alessandro Morelli, che prova a stringerle la mano, ma viene bloccato prima dalla scorta.
E se il capogruppo del Carroccio ha letto l’accaduto come un “rifiuto” del ministro, dallo staff della Kyenge replicano: “E’ un problema di sicurezza, Kyenge e la scorta non conoscono Morelli e si sono attenuti alle normali procedure”.
Una “scortesia” che arriva dopo una campagna senza esclusione di colpi da parte del Carroccio contro la Kyenge: dalle t-shirt sfoggiate dagli esponenti del Carroccio nell’assemblea consiliare (con la scritta “Clandestino è reato”), fino alla sortita di Matteo Salvini che, dopo la tragedia di Niguarda aveva dichiarato: ”Il ministro Kyenge fa istigazione a delinquere quando dice che l’immigrazione clandestina non dovrà più essere un reato”.
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