IL MONDO SI RIVOLTA CONTRO IL RAZZISMO E IN ITALIA VANDALIZZANO IL MONUMENTO CHE COMMEMORA I MIGRANTI MORTI IN MARE
LA SOLITA FECCIA RAZZISTA DANNEGGIA A LAMPEDUSA LA “PORTA D’EUROPA”… IL SINDACO: “AZIONE MESCHINA”
Il sindaco di Lampedusa l’ha definita un’azione meschina, che necessita dell’intervento dello Stato e la Comunità Europea per fermare l’odio sociale.
Porta d’Europa, monumento commemorativo per i migranti morti in mare, è stata sigillata con nastro adesivo e teli neri. Nel post che ha dedicato all’accaduto si legge che l’atto «fa male ai lampedusani: ho immediatamente sporto denuncia alle Autorità competenti, mi auguro che i responsabili vengano individuati». Sono molte le persone che hanno condiviso le foto del monumento sfregiato su Facebook e c’è anche chi ha rivendicato l’atto
«La Porta d’Europa è uno dei simboli della nostra isola e della nostra comunità , è un’opera conosciuta a livello internazionale e vederla sfregiata in modo così volgare è una ferita che fa male e che ci preoccupa», scrive Totò Martello su Facebook.
Continua: «Lampedusa si è sempre sobbarcata il peso di un’accoglienza che ha urgente bisogno di regole certe e condivise, e continua a farlo nonostante l’emergenza Coronavirus che sta determinando una crisi economica e sociale che sull’isola non ha precedenti e che rischia di essere terreno fertile per chi vuole sobillare tensioni, divisioni e pericolosi atti di ribellione nei confronti delle Istituzioni». Un clima già teso che non ha bisogno di essere alimentato con ulteriori gesti, considerato anche quanto sta succedendo nel mondo.
In seguito alla denuncia la Polizia Municipale è intervenuta per liberare il monumento da teli e nastro adesivo, messi nel corso della scorsa notte.
In un mondo che si rivolta contro il razzismo, tra violenze e hashtag virali, questo gesto vandalico contro un monumento che rende onore alle vite degli immigrati morti in mare risulta ancor più sconcio.
(da agenzie)
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