IL PIANO NAPOLINANO
IL SOCCORSO ROSSO SALVERA’ BERLUSCONI NEL SEGRETO DELL’URNA
Ancora una volta, nessuno dice la verità .
Non la dice il Pd quando proclama che B. è finito e nessuna trattativa è possibile per salvarlo.
Non la dice il Pdl, quando minaccia di rovesciare il governo ritirando i ministri subito dopo il voto in giunta sulla decadenza di B., o addirittura dopo la bocciatura della relazione Augello che vorrebbe lasciare B. in Senato in barba alla condanna e alla legge Severino.
Il Pd infatti sta trattando con i suoi vari Violante, e soprattutto sta trattando Napolitano con i vari Letta Zio e Confalonieri.
E il Pdl sa benissimo di poter contare, tra le file del Pd, di 120 franchi traditori che nel segreto dell’urna (bastano 20 senatori per ottenerlo) hanno già dispiegato la loro geometrica potenza impallinando Prodi sulla via del Quirinale.
Perchè lo fecero? Non certo per antipatia personale: perchè sapevano benissimo che, con Prodi al Quirinale, sarebbe nato un governo senza (cioè contro) B., mandando a monte i piani di Napolitano e dei retrostanti poteri finanziari italiani ed europei che spingevano per il reinciucio.
I 120 vermi lavoravano e ancora lavorano per B. con la casacca del Pd.
A spanne, sono 80 alla Camera e 40 in Senato: quanti ne bastano per salvare B. dalla decadenza, senza contare l’ala destra del Centro montian-casinista, pronta a corrergli in soccorso.
Per questo Enrico Letta, che come tutti i capicorrente del Pd conosce benissimo gran parte dei franchi traditori, ostenta tanta fiducia sulla sopravvivenza del suo governicchio.
L’Operazione Salvataggio è già in gran parte scritta nelle date e nei numeri (con buona pace di qualche anima bella grillina, che ancora si arrovella sul dialogo col Pd che nessuno ha chiesto nè mai chiederà ).
Salvo sorprese, sempre possibili in un mondo politico di nani e incapaci, il percorso è questo.
Mercoledì, nella giunta del Senato, il fronte Pd-M5S-Sel respinge la relazione Augello, che si dimette e cede il passo a un nuovo relatore.
Il Pdl, per certificare la propria esistenza in vita, ritira i ministri dal governo Letta (che non li sostituisce, in attesa degli eventi), ma si guarda bene dal votargli la sfiducia, per tenerlo sotto ricatto ed evitare di spaccarsi tra falchi e colombe.
Il nuovo relatore Pd presenta una nuova relazione favorevole alla decadenza di B.
Il quale s’inventerà di tutto (dopo le Corti europee e la Consulta, ora si parla di Tar, Consiglio di Stato e chissà cos’altro: mancano solo i caschi blu dell’Onu) per allungare il brodo.
Di certo c’è solo il calendario giudiziario: entro il 15 ottobre B. deve scegliere fra i domiciliari e i servizi sociali e il 19 ottobre la Corte d’appello si riunisce per fissare la durata dell’interdizione dai pubblici uffici, da uno a tre anni.
Tra un mese, dunque, B. inizia a scontare la pena.
A quel punto uno dei suoi chiede la grazia o la commutazione della pena da detentiva a pecuniaria.
E Napolitano potrebbe concederla, come da precise istruzioni da lui stesso impartite nel monito di agosto.
Intanto i difensori di B. ricorrono contro l’interdizione in Cassazione, che non può occuparsene prima del nuovo anno.
Un giorno o l’altro, siccome si vota a volto scoperto, la giunta approva la nuova relazione e la trasmette all’aula.
Che la vota chissà quando, probabilmente a scrutinio segreto.
Lì può accadere di tutto.
Se B. ha speranze di essere salvato dai franchi traditori, attende l’esito del voto; altrimenti si dimette da senatore e seguita a comandare da fuori, usando i suoi parlamentari per paralizzare il governo e ricattarlo sui temi che gl’interessano per la campagna elettorale.
Che non potrà essere nel 2014 (il 1° luglio inizia il semestre di presidenza italiana dell’Ue). Ma solo nel 2015.
Così il piano Napolitano-Berlusconi-Letta (zio e nipote) sarà compiuto.
E l’Italia sarà l’unico Paese al mondo tenuto in ostaggio per anni da un noto pregiudicato per frode fiscale con la complicità dei suoi presunti avversari. Fantapolitica?
Lo speriamo davvero, ma non ci scommetterremmo un euro.
Marco Travaglio
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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