IL SINDACATO DI POLIZIA (DI DESTRA) COISP: “NON NE POSSIAMO PIU’ DELLE SCORTE INUTILI”
“SIAMO COSTRETTI A SCORTARE NON SOLO ESCORT, MA ANCHE GENTE IMPUTATA DI MAFIA”…”NOI, SE FREQUENTIAMO PER AMICIZIA UN PREGIUDICATO, SIAMO PUNITI, MA SIAMO COSTRETTI A SCORTARE CHI, SOTTO I NOSTRI OCCHI, VA A TRANS O A MINORENNI”…”LA SCORTA SERVE A MOLTI PER PAVONEGGIARSI: GLI AGENTI SIANO IMPIEGATI PER DIFENDERE I CITTADINI”
La denuncia è di Franco Maccari, segretario del sindacato di polizia Coisp, area di destra: “Non solo le scorte alle escort siamo costretti a subire con riluttanza. Ma anche quelle a gente imputata di mafia o a persone (come la Pivetti) che non hanno più nulla a che fare con la politica”.
Di fronte a quanto dichiarato ieri alla stampa da alcuni carabinieri sulla crescente insofferenza da parte dei tutori dell’ordine nel fare servizio di scorta ad accompagnatrici di politici per feste varie, il segretario del Coisp è netto: “Se è così, sarebbe encomiabile un sussulto di dignità da parte dei nostri colleghi costretti a volte a svolgere servizi che rasentano la decenza. O costretti a vedere cose ai limiti della legalità . I festini, per fare un esempio, si svolgono a un passo dalle scorte.Se davvero si rifiutassero, guadagnerebbero un po’ meno, ma almeno potrebbero guardarsi allo specchio”.
Maccari poi aggiunge: “Siamo al paradosso: noi per regolamento siamo puniti quando frequentiamo pregiudicati, anche solo a titolo di amicizia. Ma come la mettiamo con quelli che siamo costretti a scortare che hanno precedenti penali? O che, sotto i nostri occhi, vanno a transessuali o a minorenni? Non mi sembra molto edificante.”
Il segretatrio del Coisp tira le somme: “Le scorte in molti casi sono usate dalle “personalità ” per pavoneggiarsi. E’uno status symbol. Bisognerebbe avere il coraggio di metterci mano con serietà , recuperando personale da mettere a disposizione dei cittadini.Ma non c’è nulla da fare, non lo fa nessuno. E noi non abbiamo neanche i soldi per riparare le macchine o per pagare la benzina”.
Ricordiamo che attualmente sarebbero 570 i soggetti protetti, con un impiego di 2.500 uomini impegnati nel servizio e una spesa di 100 milioni di euro l’anno.
Con agenti che arrivano a sommare persino 120 ore mensili di straordinario di cui vengono pagate per regolamento al massimo 30 ore.
Una vergogna.
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