IL SOCIOLOGO DAL LAGO: “L’ALLEANZA TRA LEGA E M5S E’ TERRIFICANTE”
“E’ INTERO GOVERNO IL RESPONSABILE DI SCELTE INFAMI, COME QUELLE DI BLOCCARE DELLE PERSONE IN UN PORTO ESIBENDOLE COME UN TROFEO”
La questione è diventata immorale: “Salvini e Di Maio sono irresponsabili eticamente nei confronti dei naufraghi e dei migranti soccorsi in mare. Non c’è alcuna relazione tra le scemenze che dicono — che le Ong sono in combutta con i trafficanti, che è colpa dei buonisti, oppure della Francia di Macron — e la realtà di centinaia di migliaia di persone che partono per arrivare qui da noi”.
La Lega e il Movimento 5 stelle erano ancora lontani dal formare un governo insieme quando Alessandro Dal Lago — uno dei sociologi più brillanti in circolazione — aveva individuato nella “demagogia elettronica” la forza motrice del neo populismo digitale che poi avrebbe conquistato il potere: “L’alleanza tra queste due forze è pericolosissima, direi persino terrificante. Non è solo Salvini: è l’intero governo il responsabile di scelte infami, come quella di bloccare delle persone in un porto, tenerle al freddo, esibendole, di fronte all’opinione pubblica, come un trofeo: il simbolo della fermezza dello stato fatta valere contro delle persone inermi. Tutto ciò è rivoltante. Eppure, non trova ostacoli politici e culturali adeguati”.
Tra le ruote della macchina gialloverde, il tribunale dei ministri di Catania, qualche giorno fa, ha messo il bastone della richiesta dell’autorizzazione a procedere contro il ministro dell’interno, con l’accusa di sequestro di persona aggravato per il fermo della nave Diciotti: “Credo che questa storia finirà nel nulla — dice Dal Lago —. Anche se la ferita che si è aperta è profondissima. Il governo sta violando i diritti umani fondamentali. Non so se la legge italiana è in grado di proteggerli. La questione non è giuridica. Riguarda i principi generali su cui si fonda la nostra civiltà . Penso che il parlamento europeo dovrebbe processare politicamente l’esecutivo italiano per violazione dei diritti fondamentali della persona. Mentre sarebbe compito della Corte Europea, più di qualsiasi tribunale italiano, dirimere la questione giuridica. È in gioco qualcosa di così grande che la decisione del tribunale dei ministri, a confronto, appare irrilevante”.
Ma l’Europa ha le carte in regola per giudicare l’Italia?
Non direi proprio. In Europa, l’ipocrisia in materia di migrazioni è la norma. Parlo non tanto dei paesi in cui la xenofobia è ufficiale, come il cosiddetto gruppo di Visegrad, ma della Germania, della Francia, dell’Inghilterra.
La via giudiziaria è il modo giusto per contrastare Salvini e Di Maio?
La sinistra commise degli errori enormi nella battaglia contro Berlusconi. Arrivò a vivisezionare la sua vita privata e poi a criminalizzarla. Oggi è diverso. Nessuno sta giudicando la vita privata degli uomini che rivestono cariche di governo, in particolare di uno come Salvini. In discussione sono i loro atti politici.
Questi atti, però, godono di un alto consenso.
Ma un conto è il consenso, un’altra cosa è la capacità di governare. I voti, il consenso, non sono un metro di giudizio appropriato per giudicare certe qualità .
Ma in democrazia contano.
Certo, ma voglio sentire gli applausi che ci saranno quando, in primavera, gli sbarchi riprenderanno e sarà chiaro che la gestione propagandistica delle migrazioni è puramente verbale e non serve niente, se non a mostrare la natura violenta della politica del governo.
È sicuro che accadrà ?
Credo che questa alleanza di governo sia destinata al fallimento. Soprattutto perchè gli scricchiolii dell’economia globale possono innescare in Italia una recessione, e, se così fosse, tutti i conti che Lega e 5 stelle hanno fatto per tener fede alle loro promesse elettorali salterebbero. A quel punto, la situazione diventerebbe rischiosissima.
Per evitare il peggio, l’opposizione dovrebbe spezzare questa alleanza?
Il Partito Democratico non sarebbe in grado di reggere un accordo con il Movimento 5 stelle nemmeno per qualche settimana. Si disintegrerebbe. Chi coltiva questa idea puramente geometrica della situazione è politicamente miope.
Ma lei teme di più Salvini o di Maio?
Il modello leghista combina il neo-nazionalismo al senso comune della parrocchia lombardo- veneta: la paura dell’uomo nero, il sospetto per i gay, il “chissà come cresceranno i nostri figli, signora mia”.
Lo trova più rassicurante?
Rassicurante no. Diciamo più tradizionale.
Quindi le fa più paura il Movimento 5 stelle?
Da un certo punto di vista sì, perchè teorizza la distruzione della democrazia rappresentativa, in nome di un’imprecisata democrazia della consultazione online. È inquietante l’idea di mettere in discussione le regole fondamentali delle istituzioni democratiche. Aprirebbe le porte alle pulsione più demagogiche, creando un sistema plebiscitario. È uno scenario spaventoso.
I veri bastian contrari oggi sono i populisti e i sovranisti?
Beh, anche uno scrittore come Cèline era convinto di essere un bastian contrario, con il suo anarchismo di destra, individualista, la sua irriverenza, la sua scrittura sincopata. Ma non è quello il bastian contrario che mi interessa.
Perchè?
Perchè in fondo è un essere contrari che nasconde la totale indifferenza per gli esseri umani. Mentre il bastian contrario che ho in mente io resta un umanista, radicale fino alla disperazione.
(da”Huffingtonpost”)
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