IN EUROPA 467.000 MORTI PREMATURE OGNI ANNO PER LO SMOG
IL RAPPORTO UE: PERICOLO ALTO ANCHE SE LA QUALITA’ DELL’ARIA STA LENTAMENTE MIGLIORANDO… E TRUMP CAMBIA IDEA: “NESSUNA INTENZIONE DI BOCCIARE L’INTESA SUL RISCALDAMENTO GLOBALE”
L’inquinamento atmosferico ha un forte impatto sulla salute dei cittadini europei, in particolare di quelli che vivono nelle aree urbane.
Anche ora che la qualità dell’aria sta lentamente migliorando, lo smog resta il più grande pericolo per tutti, con una conseguente minore qualità della vita a causa di malattie e una stima di 467mila morti premature ogni anno.
Sono questi i primi dati del Rapporto “Qualità dell’aria in Europa 2016”, pubblicato stamattina dall’Agenzia europea per l’ambiente.
L’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) è un organismo dell’Unione Europea che si dedica alla fondazione di una rete per monitorare le condizioni dell’ambiente nel Vecchio continente.
Istituita nel 1990, è operativa dal 1994 e ha sede a Copenaghen, in Danimarca. Ne fanno parte i rappresentanti dei governi degli Stati membri, un rappresentante della Commissione europea e due scienziati designati dal Parlamento europeo. Si avvale inoltre della consulenza di un board di scienziati.
“La riduzione delle emissioni hanno portato a miglioramenti nella qualità dell’aria in Europa, ma non abbastanza per evitare danni inaccettabili alla salute umana e all’ambiente”, ha detto il direttore esecutivo dell’Agenzia, Hans Bruyninckx, commentato il rapporto 2016 sulla qualità dell’aria in Europa. “Abbiamo bisogno di affrontare la cause dell’inquinamento dell’aria, il che richiede una trasformazione radicale e innovativa della nostra mobilità , dell’energia e del sistema alimentare. Questo processo di cambiamento – aggiunge – richiede un’azione da parte di tutti, tra cui le autorità pubbliche, le imprese, i cittadini e la comunità della ricerca”.
La novità viene invece dagli Usa
Il presidente Usa Donald Trump, a differenza di quanto ha ripetutamente annunciato in campagna elettorale sull’intenzione di bocciare l’accordo sul riscaldamento globale firmato lo scorso dicembre a Parigi, si è dimostrato “aperto” a trovare un’intesa.
A riferirlo è il New York Times, i cui vertici lo hanno intervistato al Nyt Building, la sede del quotidiano, mandando poi in diretta su Twitter l’intervista.
Il tycoon si è detto “pronto a valutare tutte le possibilità ” e di “star valutando da vicino la questione”. Parlando delle colpe degli uomini per il riscaldamento globale ha affermato: “Credo ci siano delle connessioni”.
(da agenzie)
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