“IO MI SONO VESTITO DA MINNIE”: LA BATTUTA PENOSA DI DONZELLI CHE PROVA A DIFENDERE BIGNAMI E IL VESTITO DA NAZISTA
BATTUTE DEGNE DI UN AMBIENTE POLITICO CHE AVEVA CERTIFICATO CHE RUBY FOSSE LA NIPOTE DI MUBARAK… POI L’ESILARANTE GIUSTIFICAZIONE: “LO HANNO VESTITO DA NAZISTA FORZATAMENTE”
Di difese paradossali ne abbiamo viste tante, ma quella fatta da Giovanni Donzelli nei confronti di Galeazzo Bignami se la gioca con quella di Berlusconi e Ruby “nipote di Mubarak” per il primo posto.
Nel corso della trasmissione “L’aria che tira” (in onda su La7), il coordinatore nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia è intervenuto per difendere quello che è un suo amico e che nei giorni scorsi è stato nominato come sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.
Il tema è sempre lo stesso: quella foto in cui si mostra, al suo addio al celibato, con una divisa nazista.
Dopo averlo definito “l’uomo più intelligente che conosco”, Donzelli se la prende con gli ospiti in studio e in collegamento che sono scoppiati in una fragorosa risata.
Persino il condirettore di Libero Quotidiano, Pietro Senaldi, ha riso dicendo di aver trovata esasperata quella esaltazione di Bignami. Ma la chicca arriva qualche secondo dopo: “Al suo addio al celibato, gli amici in una cosa privata, l’hanno vestito forzatamente – come si fa in queste occasioni -, gli hanno fatto una foto in una situazione goliardica. Poi dopo ha detto di essersi vergognato”.
Ma non finisce qui. Dopo aver detto di voler vedere le foto di tutte le persone che partecipano agli addii al celibato, Donzelli cala l’asso nella manica: “Raccontare che una persona è nazista perché viene vestita, per una vicenda privata, in modo… io mi sono vestito da Minnie una volta a carnevale. Vuol dire che sono Minnie? No”.
Quindi, Minnie è uguale a un nazista. Chissà se Galeazzo Bignami avrà apprezzato questo tentativo di difesa da parte del suo amico e collega Donzelli.
(da agenzie)
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