LA BUFALA DEL LEGHISTA BELSITO: PROMETTE ALL’OSPEDALE PER BAMBINI GASLINI 35 MILIONI DELLA LEGGE MANCIA, POI SI RIMANGIA LA PROMESSA
LA SOLITA FIGURA DI MERDA: I MILIONI SONO 70, MA VANNO AD ALTRI OSPEDALI… IL SOTTOSEGRETARIO LIGURE, ORMAI EX, DOVRA’ TROVARE UN NUOVO PARCHEGGIO PER LA SUA PORSCHE CAYENNE CHE SISTEMAVA NEGLI SPAZI GRATIS DELLA QUESTURA
Francesco Belsito, leghista, sottosegretario per la semplificazione normativa, nell’ultimo venerdì del governo Berlusconi, sognava l’ultimo momento di gloria, ma gli è andata malissimo e ha fatto l’ultima brutta figura, prima di salutare la dorata poltrona.
L’occasione era ghiotta, soldi all’ospedale Gaslini: chi riesce a far arrivare 35 milioni di euro e a metterci il cappello sopra ha gloria e riconoscenza garantita.
Anche perchè sono ormai due anni che l’ospedale aspetta 50 milioni di euro da Roma.
Il Gaslini deve rassegnarsi: quei 35 milioni sono stati un sogno di appena mezz’ora.
La beffa brucia ancora di più perchè i fondi stanziati sono 70 ma finiranno ai rivali del Bambin Gesù, al Gemelli e al San Raffaele.
Il venerdì delle beffe inizia alla due del pomeriggio quando Belsito manda un comunicato stampa: “Ancora una volta, grazie all’intervento della Lega Nord, abbiamo ottenuto un importante risultato a difesa del nostro territorio e degli interessi della nostra gente. Grazie al leghista Garavaglia sono stati stanziati 35 milioni a favore dell’ospedale Gaslini, eccellenza in termini di sanità pediatrica a ivello nazionale. Una conferma che la Lega alle parole antepone i fatti”.
Alle 15 però il direttore del Gaslini commenta: “Magari, non mi ha detto niente nessuno”.
Cerca Belsito, non lo trova ma quando telefona al ministero un funzionario lo rassicura: “Tutto a posto, se vuole le inviamo il provvedimento”.
Il presidente del Gaslini va a fondo, non si fida: due telefonate e la beffa è chiarita. “Il finanziamento è per altri, per il Gaslini non c’è un centesimo”.
E Belsito?
Riappare solo alle 18.53 con un comunicato retromarcia dove la parola Lega scompare due volte su tre: “In merito al precedente comunicato in cui riferivo una notizia avuta dal sen. Garavaglia di uno stanziamento di 70 milioni riferiti alla legge Mancia, metà dei quali destinati al Gaslini, preciso che saranno ripartiti tra San Raffaele, Bambin Gesù e Gemelli. Rimane l’impegno mio e della Lega Nord a sostenere il Gaslini”.
Parole dopo la figuraccia, ma niente Mancia.
L’unica notizia positiva è che a giorni l’ex buttafuori da discoteca non sarà più sottosegretario e dovrà trovarsi un parcheggio a pagamento sottocasa per la sua Porsche Cayenne che piazzava in quelli gratuiti riservati alla Questura.
Magari avrà più tempo per cercare la sua sedicente laurea e produrne finalmente l’originale alla stampa.
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