LA CONVERSIONE DI MAGDI CRISTIANO ALLAM
AFEF, L’ARABA FELICE, E … L’ARABO COSTRETTO ALLA SCORTA
Afef Jnifen – che se non fosse la moglie di Tronchetti Provera non se la filerebbe
nessuno – abituata a fare shopping d’alto bordo in Via Montenapoleone, a veleggiare su barche costosissime e a far vita da nababba, ha deciso, alcuni giorni fa, di far anche shopping di idee, scegliendo qua e là un bel mucchietto di frasi in punta di penna per lanciarle, con nonchalance, come tante freccette avvelenate, in faccia a Magdi Allam, neo batttezzato cristiano, di nome e di fatto.
L’Araba Fenice – come è soprannominata nei salotti buoni di Milano – prende carta e penna e, con indignazione, ci regala vere perle di saggezza ” Magdi Allam grida al genocidio contro gli ebrei e i cristiani nel mondo islamico”, perchè naturalmente quello che accade in Israele o nel Darfur, tanto per fare un esempio, è cosetta da nulla. E continua ” Certo che nel mondo musulmano ci sono gli integralisti, chi lo nega? Ma nessuno oserebbe dire che, poichè Mussolini e Hitler erano cristiani, il cristianesimo sia violento” .
Incredibile, ma dove ha studiato la signora Tronchetti ? Non sa che Mussolini era socialista ed ateo e che Hitler era dichiaratamente pagano? Forse la Seconda Guerra mondiale era stata una guerra di religione? Sarebbe un vero scoop .
E poi, con quale diritto la signora pretende di dare lezioni di tolleranza a un Paese che ha aperto le porte a tutti e in cui le moschee spuntano ad ogni angolo? Provi a vivere, come lei è abituata a vivere qui da noi, in uno solo dei paesi musulmani che tanto ammira. Faccia un po’ l’immigrata di ritorno e poi ci dica.
Ma l’ignoranza non ha confini nè pudore.
Alla Bonino che intima che “il battesimo dovrebbe essere un atto privato”, consigliamo di conoscere, almeno un po’, la religione cattolica, prima di uscire con certe stupidaggini. Un ritiro nel proprio privato forse non le farebbe altro che bene.
Le due signore, e con loro anche tantissimi intellettuali di grido, dimenticano che Allam rischia la morte per apostasia, dimenticano che, per esempio, “in tutti i Paesi arabi chi si converte dall’Islam ad altra fede, se scoperto, può perdere lavoro, figli, eredità e finire in carcere. In ben sette Stati – Arabia, Qatar, Iran, Sudan, Afghanistan, Yemen e Mauritania – è punito con la morte. E gli stessi Paesi arabi moderati, dal Marocco all’Egitto, passando per Tunisia, Algeria e Turchia – hanno ultimamente inasprito le leggi civili e penali contro chi annuncia e, soprattutto, contro chi accetta il Cristianesimo “, come abbiamo letto sul Corriere della sera e su la Stampa nei giorni scorsi.
In pochissimi hanno preso le difese di Allam, fra questi Ernesto Galli della Loggia che ha avuto parole chiare e finalmente non faziose, considerando la “terribile condizione personale di Allam”. Sul fatto, per esempio, che Allam, sua moglie e i suoi figli vivono ormai da anni una vita non vita, priva di un solo momento di tranquillità , dovendo tutto prevedere e programmare, circondati 24 ore su 24 da uomini con le armi spianate che stanno lì a ricordargli continuamente il pericolo mortale sospeso sulle loro teste…
Ci si dovrebbe chiedere come mai, di fronte alla violenza delle ripetute condanne a morte giunte dall’islamismo estremista ad Allam come a Salman Rusdie, come a Robert Redeker e tanti altri, come mai, in nessuna occasione, sia arrivata alle nostre orecchie dallo stesso Islam una voce significativa, alta e forte, di condanna; come mai nessun iman di fama, nessun celebre intellettuale, nessuna importante istituzione o assemblea islamica abbia mai pensato di pronunciarsi in maniera irrevocabile contro tale uso barbarico della “fede “.
Già , come mai? Ci dicano le due signore, ci dicano…
Flora
Leave a Reply