LA COSA ECCEZIONALE E’ ESSERE NORMALE
CI MANCHERAI SOTTOCORONA
Dispiace assai (e credo dispiaccia a molti) che se ne sia andato, così all’improvviso, il meteorologo della Sette, Paolo Sottocorona. Chiaro, asciutto e senza fronzoli, come dovrebbe essere sempre un divulgatore scientifico (tale è il meteorologo, non uno showman o un accalappiatore di clic mediante annunci sensazionali). E per giunta, come per un regalo non richiesto, era
anche una persona spiritosa. Di quelli dallo humour impassibile, mai sottolineato. Era un’apparizione sempre piacevole, direi confortante.
Nella enfatica comunicazione moderna, uno come Sottocorona era una mosca bianca. Credo che avrebbe annunciato anche il diluvio universale con lo stesso tono e lo stesso aplomb di ogni giorno. Come una perturbazione decisamente intensa, anzi più intensa di ogni altra, e comunque inclusa nelle regole del pianeta Terra, le uniche che contano in meteorologia. Magari con una breve raccomandazione finale: se avete una barca, tenetela da conto.
Ci sarebbe da capire se sia più produttivo il modo prevalente di fare informazione, tutto punti esclamativi e retorica, oppure il suo. Bisognerebbe analizzare bene i flussi dell’audience, per saperlo: ma il sospetto è che alla lunga sia più produttivo, anche dal punto di vista dei numeri, parlare normalmente, usare la televisione come un servizio, confidare nell’intelligenza di chi ti sta ascoltando, in ultima analisi considerarlo uguale a te.
Ecco, forse proprio questo è il punto: il tono di voce normale è il tono di voce democratico per eccellenza. Considera tutti quanti capaci di intendere e di volere senza bisogno di trucchi o artifizi. Ci mancherà, Sottocorona, pioggia o sole, gelo o canicola, ci ricorderemo di lui: soprattutto quando la temperatura è normale, e il tempo niente di straordinario.
(da Repubblica)
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