LA DEMOCRAZIA E LA LIBERTA’ DI INFORMAZIONE SECONDO IL DITTATORE DELLA PROVINCIA DELLE BANANE REPETTO
IL CENTRODESTRA RITARDA L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO E CHIEDE LA DIRETTA TV SUI LAVORI DEL CONSIGLIO… REPETTO SI INFURIA: COSTEREBBE TROPPO E POI I CITTADINI FAREBBERO CONFUSIONE… CERTO SONO TUTTI COGLIONI, MEGLIO NON SAPPIANO LA VERITA’…POI REPETTO SE LA PIGLIA CON NOI
Oggi riprende, presso la Provincia di Genova, la discussione sul bilancio di previsione, la cui approvazione è stata rallentata dalla presentazione di numerosi emendamenti e ordini del giorno da parte dell’opposizione di centrodestra.
In una sana democrazia, è una normale prassi che la minoranza presenti proposte di modifiche al documento della maggioranza, soprattutto se si tratta, come in questo caso, di un atteggiamento propositivo e non strumentale. Ma ciò che è accettato in quasi tutti i consessi democratici, nella repubblica delle banane che il dictator presidente Repetto pensa di guidare, pare abbia fatto saltare i nervi dell’algido esponente della Margherita, per il quale il confronto consiliare è una seccatura, una perdita di tempo prezioso sottratto allo shopping natalizio.
L’opposizione ha poi avuto l’indecenza di chiedere, tra l’altro, che i lavori del Consiglio prov. vengano trasmessi in diretta, attraverso accordi con un’emittente televisiva locale, cosa che avviene già per il Comune di Genova e la Regione Liguria.
Apriti cielo, Repetto sembrava tarantolato, in Tv ci deve andare solo lui, magari con le donne-assessori-veline. Ecco la sua dichiarazione in proposito: ” Non voglio la diretta televisiva delle sedute dell’assemblea, perchè sarebbe una presa in giro dei cittadini. Sarebbe un’iniziativa inutile e troppo costosa”…
Partiamo dal “troppo costosa”: al Comune di Genova la convenzione costa 40mila euro l’anno.
Cosa ti dice però il bananiere Repetto poco dopo? Che sarebbe disposto ad aumentare le spese per il rotocalco televisivo settimanale Tabloid, gestito dalla Provincia, di ben 50mila euro.
Ovvero spenderebbe di più per il “cinegiornale Luce” gestito dal (suo) regime, piuttosto che dare i lavori del consiglio in diretta, dove il cittadino ascolterebbe anche la voce dell’opposizione che magari denuncia qualche intrallazzo.
Meglio i “servizi” filtrati, controllati e apologetici certo. Quindi Repetto alla fine smentisce se stesso quando parla di “costo troppo alto”, visto che poi spenderebbe una cifra superiore per aumentare il budget del settimanale di regime, con lui sulla tolda della bananiera, circondato dalle donne assessore che gli fanno aria con ampi ventagli in abiti caraibici.
Ma Repetto va oltre e dichiara: ” Già Regione e Comune propongono la diretta, ci manca che la Provincia si aggiunga all’insieme di informazioni che ai cittadini arrivano come un flusso difficile poi da comprendere”…
In pratica si evince la concezione della democrazia di Repetto: i cittadini sono così coglioni da non essere in grado di capire da soli ciò che direbbero i consiglieri, meglio abbiano poche informazioni su quello che si fa in Provincia e quelle poche ben filtrate e gestite da lui.
Complimenti al bananiere, ora sì che abbiamo capito come funziona la democrazia dalle sue parti, i cittadini sono sudditi sciocchi che vanno “educati”,”indirizzati”: poveretti sono cosi ignoranti che se sentissero un consigliere di opposizione criticarlo, magari potrebbero anche crederci.
Meglio il cinegiornale luce dove lo inquadrano mentre taglia nastri e non dove la invitano a tagliare la corda per il bene dell’Ente…
Ma non finisce qua: il bananiere si esibisce anche in occasione della riunione dei cronisti liguri, per lo scambio degli auguri natalizi. Sviolina i giornali e attacca certi blog fuori controllo ( ovvero il nostro) che fanno controinformazione e che danno fastidio, soprattutto se poi certe loro denunce vengono riprese dalla stampa cittadina, anche perchè sono precise e documentate.
Sarebbe meglio non esistessero, insomma, voci fuori dal coro…non date loro spazio, sembra l’invito del bananiere ai cronisti…
Ma che bella concezione della libertà di informazione, che sublime traccia della libertà di pensiero ha lasciato solcando i mari dei tropici il nostro bananiere…
Brutta cosa perdere il controllo, pessima farsi saltare i nervetti, caro Repetto, le consiglieremmo un riposino ogni tanto.
In tal senso potrebbe chiedere al capogruppo dell’IdV, Stefano Ferretti, se gli presta il divano comprato impropriamente coi soldi del gruppo per farsi una pennichella ogni tanto, in fondo basta che vi mettiate d’accordo sugli orari: un paio d’ore lei, un paio d’ore Ferretti e il divano marrone in finta pelle a tre posti vi permettere il giusto relax…
Magari così sogna una “repubblica seria e democratica”, dove le consulenze non vengono assegnate ad amiche di famiglie, dove non vengono assunte le figlie delle amiche medesime o i politici trombati, dove i locali dell’Ente non vengono trasformati in box privatizzati, dove non vengono pagati 4mila euro al mese per bollettini della parrocchia con l’elenco delle esequie previste nel mese, dove non girano già i nomi dei vincitori dei concorsi ancora prima degli scritti, dove i gruppi politici non utilizzano i fondi per l’attività politica pagandosi brioche e cappuccino al bar per poi scaricarli nelle spese delle “iniziative politiche”, dove i dipendenti fanno carriera per merito e non per “appartenenza politica”… e potremmo continuare a lungo.
Se comunque le sta a cuore “l’etica della politica e la libertà di informazione”, siamo a sua disposizione per un confronto televisivo (a nostre spese) sul tema, dove, come e quando vuole.
A noi piace il confronto, a lei no?
Quando si sveglia dal divano sottocoperta del Ferretti, ci faccia sapere ( se non ama la diretta, anche con una telefonata in differita, ovvio).
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