IN CERCA DI LAVORO UN MILIONE E MEZZO DI ITALIANI
IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE E’ ARRIVATO AL 6,1%, IN AUMENTO DI MEZZO PUNTO RISPETTO AL 2007…PREVISTI 600.000 OCCUPATI IN MENO NEL 2009 CON UN TASSO DI DISOCCUPAZIONE PREVISTO INTORNO ALL’8%.
Sono 1.527.000 gli italiani alla ricerca di lavoro: percentualmente il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre è al 6,1%, in aumento di mezzo punto rispetto al dato dei primi nove mesi del 2007. Lo certifica l’Istat e non è l’unica cattiva notizia sul fronte del lavoro.
Contemporaneamente, infatti, rallenta l’aumento dell’occupazione.
Nel terzo trimestre un + 0,4%, contro il + 1,4% del primo trimestre e il +1,2% del secondo. Oggi gli occupati in Italia sono 23,5 milioni, 101.000 unità in più che riflettono l’incremento della popolazione straniera registrata all’anagrafe.
Sono i primi segnali di una crisi arrivata nel pieno dell’economia reale e che, temono molti osservatori, esploderà in tutto il suo potenziale il prossimo anno.
“Io non renderei note queste cose” ha detto il premier Silvio Berlusconi, riferendosi in particolare ai dati di Confindustria sul ricorso alla cassa integrazione. Motivo: alimenterebbe la sfiducia.
Solo pochi giorni fa, Confindustria, infatti, aveva stimato 600.000 occupati in meno nel 2009 (meno1,4%), un dato coerente con le stime del settore economico di Intesa San Paolo che ipotizza un incremento della disoccupazione per il 2009, con un dato a fine anno dell’8%.
Il segretario della Ugl, Renata Polverini, chiede un “intervento forte e strutturale sugli ammortizzatori sociali”, ma le preoccupazioni arrivano anche dal mondo imprenditoriale.
I dati mostrano quanto sia divenuto difficile per le aziende assumere muovo personale in questa fase economica e Confesercenti parla apertamente di “stillicidio per migliaia di piccole e medie imprese”.
Il centro di ricerca economica Isae parla invece di “sostanziale tenuta in un quadro congiunturale in accentuato peggioramento in cui emergono segnali di deterioramento, in particolare nel Mezzogiorno, dove l’occupazione si è sensibilmente contratta ed è contemporaneamente aumentato il numero di persone in cerca di occupazione”.
Per la prima volta, dall’ultimo trimestre 1997, certifica l’Ista, si è registrato un calo dell’occupazione maschile pari allo 0,2% ( meno 27.000 unità ).
Al contrario, sale l’occupazione femminile: sempre nel terzo trimestre dell’anno, ha segnato un incremento dell’1,4% (pari a 127.000 unità ).
Segno positivo anche per l’occupazione straniera che è cresciuta di 285.000 unità ( più 152.000 uomini e più 133.000 donne).
Non dimentichiamo un altro dato importante: nel 2007 è cresciuto il peso dei mutui nel volume dei debiti.
L’incidenza è salita in Italia di un + 10%, raggiungendo la percentuale del 40% sulla situazione debitoria familiare complessiva.
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