La Denuncia
PRECARI CO.CO.CO. , ASSESSORI COCCODE’ E REPETTO FA PER SE’… TUTTI GLI UOMINI ( E LE STRANE CONSULENZE) DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI GENOVA
L’Amministrazione provinciale di Genova ha circa 1.000 dipendenti, suddivisi nei più svariati settori di competenza, ma evidentemente il presidente Repetto, oltre a non avere una grande stima dei propri assessori (mandati tutti a scuola di apprendimento e recupero per evidente debito formativo) non deve avere neanche troppa considerazione della capacità dei propri uffici, visto il costante ricorso, su temi apparentemente specifici, alla assunzione di rapporti di collaborazione temporanea esterna. Non che abbia inventato lui questa prassi, già l’attuale sindaco Vincenzi l’aveva istituzionalizzata, ma certamente nulla ha fatto per ridurla o ancor meno per evitare che si possano fare strane illazioni sulla esistenza di “canali preferenziali” nelle assunzioni a tempo, sul perdurare per un decennio di alcune di esse ( temporanee a vita? ), sull’iter guidato attraverso non il Centro per l’Impiego della amministrazione prov, ma agenzie interinali assurte a “fornitori ufficiali” di personale predeterminato e lì indirizzato, su “pensionati” in servizio permanente effettivo, usciti da soli dalla porta e rientrati con prole dalla finestra, su politici trombati che passano dallo stipendio di assessore a quello immediatamente successivo di “temporaneo dirigente”, altamente remunerato per la stessa Giunta politica, su inquadramenti che privilegiano taluni e danneggiano altri e in ogni caso non rispondenti ai titoli di studio in loro possesso.
Ci sono diversi privilegiati e altri forse danneggiati, ma certamente molti “devoti”, nel senso non cristiano, ma in quello banalmente laico di vantare “un santo in paradiso”.
Certamente esistono leggi che permettono gli “incarichi a contratto”, altre che stabiliscono che “per esigenze cui non possono far fronte con personale di servizio, le amministrazioni possono conferire incarichi individuali ad esperti di provata competenza, determinando durata, oggetto e compenso della collaborazione” ( ma sempre”non possono far fronte” ? Ma sempre ci si avvale di “esperti di provata competenza”?). La legge dice anche che si possono costituire “uffici posti alle dirette dipendenze del presidente, per l’esercizio di indirizzo e controllo, costituiti da dipendenti dell’Ente o da collaboratori assunti a tempo determinato, il cui incarico può essere prorogato una sola volta e per un massimo di 3 anni ( ma chissà perchè tra dipendenti dell’Ente o collaboratori esterni si scelgano i secondi…e i tre anni spesso diventino molti di più…).
Risulta evidente a tutti che avere in carico circa 80 collaboratori inquadrati in rapporti di lavoro temporaneo ( circa il 10% del totale dei dipendenti) comporta un aggravio del bilancio finanziario della Provincia di Genova dai due ai tre milioni di euro. Viene da chiedersi quindi “ma sono veramente necessari?”, “come vengono scelti?”, “hanno davvero una competenza specifica?”, “sono sponsorizzati da qualcuno o scelti per vie di esami e confronti oggettivi tra più candidati?”, ” che cifre percepiscono? Modeste o anche 130.000 euro, 90.000 euro, 50.000 euro l’anno?”, ” accade che a qualcuno venga rinnovato l’incarico” temporaneo”, attraverso vari escamotages, anche per 10 anni e più ?”, “esiste un criterio univoco di inquadramento sulla base dei titoli di studio o si va a caso o seguendo criteri di “simpatia” ?
E dato che tale prassi riguarda, oltre il Presidente, l’intera Giunta provinciale, comprenderete che il discorso si fa ampio e investe ampi settori della maggioranza di sinistra che governa la nostra Provincia. Gli stessi assessori “mandati a colmare il debito formativo” e che pensano di seguire “strategie differenziate” per mantenere il proprio posto. Pare che una prassi molto in voga e che risulta peraltro “non sgradita” al presidente, sia quella degli “assessori coccodè”… ( in questo alcune donne emergono indubbiamente), fatta di sorrisini e scodinzolamenti, si avvicina la primavera e…sbocciano familiarità e simpatia, c’è chi si accoda, chi si strucca e chi ha “scoperto il trucco”…
Ma siccome a noi i trucchi piacciono poco (soprattutto quando costano ai cittadini amministrati qualche miliardino delle vecchie lire) siamo andati a “verificare” qualche caso di “collaborazione temporanea”…ve lo sottoporremo nella prossima puntata…documenti originali in mano.
( continua… ovviamente)
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