AttualitÃ
LA VOCE DELL’INSIPIENZA …CI VUOLE UN “FISICO” BESTIALE…
Sembrava che per le strade di Roma domenica aleggiasse la colonna sonora della canzone di Luca Carboni ” Ci vuole un fisico bestiale …il mondo è un grande ospedale…e siamo tutti un po’ malati…siamo tutti molto ignoranti sai…ma siamo tutti anche un po’ insegnanti sai… Ci vuole un fisico bestiale…”.
In realtà i “fisici” bestiali erano ben 67, oddio gran fisici non erano magari, molti portavano sicuramente addosso i segni delle sofferenze patite in lunghi anni di ricerche scientifiche notturne negli scantinati, della fame sofferta a causa di modesti stipendi da metalmeccanici con famiglia monoreddito a carico, delle deportazioni in atenei lontani prima di ricongiungersi alle loro famiglie laiche, del freddo torpore delle loro coscienze, mentre erano impegnati in scoperte scientifiche che avrebbero cambiato il mondo o a scrivere dispense universitarie con cui taglieggiare gli esaminandi futuri.
Però in un’impresa storica sono riusciti, dare un risalto incredibile al discorso che Benedetto XVI avrebbe tenuto alla Università la Sapienza di Roma. Mai le gerarchie vaticane avrebbero potuto sperare di vedere il testo quasi integrale dell’intervento del Pontefice pubblicato su tutte le testate nazionali ( compreso Repubblica, la Stampa, il Messaggero) e sui giornali stranieri. Mai avrebbero pensato di poter contare su una attenzione così grande da parte dei media, accorsi il giorno della inaugurazione.
Per non parlare della solidarietà , se pur tardiva, di gran parte del mondo politico, maggioranza e opposizione, con rare eccezioni. Tra queste quelle di un patetico Marco Pannella che ripeteva in televisione che il prof. Ratzinger era, secondo approfonditi studi di radio radicale, fin troppo presente in TV, poco meno di Gianfranco Fini e comunque troppo per i suoi laici gusti …ci aspettavamo che ci segnalasse anche l’indice di gradimento dei due concorrenti… sarà per un’altra volta. Pannella forse dimentica che il Pontefice ha un miliardo e duecento milioni di fedeli in tutta la Terra, i radicali forse qualche linea di meno…
I “fisici” bestiali sono riusciti poi nel capolavoro di mobilitare i cattolici che in oltre duecentomila hanno gremito Piazza San Pietro per l’Angelus di domenica, una dimostrazione non di forza, ma di affetto per il Papa e di comunione di fede verso la Chiesa romana. Il credente scorge nell’incredibile successo di popolo di Ratzinger una manifestazione di quella realtà misteriosa che è il sensus fidei, la fede della gente comune, così sfuggente e incomprensibile a chi ragiona con le categorie della politica e della sociologia. Un Pontefice non burbero guardiano della ortodossia… il popolo avverte di trovarsi di fronte a un uomo buono, sincero, che dice sempre la verità . che non dispensa sentenze e condanne ma consigli.
Un uomo che non fa nulla per tenere la scena, nulla per accattivarsi gli interlocutori, per strappare un facile applauso. Non cede mai al politicamente corretto, non fa sconti sull’essenza della fede per inseguire la moda, se deve parlare di famiglia o di sessualità non cerca di fare il buonista, si guarda bene dalla strizzata d’occhio progressista: così ha risvegliato l’orgoglio dei credenti e ha provocato l’ammirazione e la curiosità di tanti non credenti. Non insegue il mito di una Chiesa trionfante, ma di una Chiesa presente, sale della terra. Evidenzia che non è in crisi soltanto la fede oggi, ma anche la ragione; mentre altre voci tacciono, quella del Pontefice si leva alta e forte per difendere l’esistenza della verità , la capacità della ragione umana di conoscerla e di trarne regole comuni su temi come la libertà , la giustizia, la vita, la famiglia. Contro un relativismo che disarma l’Occidente nei confronti dei suoi avversari, Benedetto XVI è il testimone appassionato della ragione e della libertà , capace di rispondere all’intolleranza e alla discriminazione con l’umiltà del confronto e del dialogo, ma anche con la lucida forza delle idee e dei valori che sanno attraversare le coscienze.
E Benedetto XVI ha un carisma innato, una dolcezza e una umiltà che tanti “fisici bestiali”, chiusi nella loro presunzione, non conosceranno mai. Loro sono abituati a consegnare la laurea ad honorem e a far parlare nelle Aule magne solo Vasco Rossi e Romano Prodi…
Vignetta tratta da: www.ilgiulivo.com
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