LA FARSA DEI RIMBORSI ELETTORALI
PER LE ULTIME ELEZIONI AI PARTITI VERRANNO VERSATI 407 MILIONI DI EURO … MA LE SPESE REALI SONO APPENA UN QUINTO… DA 800 LIRE A VOTO SIAMO ARRIVATI A 1 EURO… E SI CONSIDERA VOTANTE ANCHE CHI STA A CASA.
Le elezioni sono terminate da neanche due mesi e i partiti si sono già accomodati davanti alla tavola imbadita dei cosiddetti “rimborsi elettorali”, che poi tutto sono salvo che “rimborsi delle spese sostenute” durante le elezioni. Non ci vuole una legge o un decreto per sapere a quanto ammonta il malloppo, basta una calcolatrice funzionante.
Sono 407 i milioni di euro che finiscono nelle casse dei partiti. Ogni anno per cinque anni. Accedono al finanziamento pubblico anche i partiti rimasti senza rappresentanza parlamentare, purchè abbiano superato l’1% dei voti.
I partiti, stabilisce la legge, ricevono un euro per ciascun iscritto alle liste elettorali della Camera e del Senato. Il tutto moltiplicato per i cinque anni di legislatura. Facile colcolare: gli elettori della Camera sono 47.295,978, quelli del Senato sono 43.257.298. La somma finale da spartirsi è di circa 452 milioni di euro, ma dato che l’ultima finanziaria di Prodi ha tagliato i costi della politica del 10%, i partiti dovranno “farsi bastare” 407.488.386 euro, un bell’accontentarsi.
Al PdL, primo partito con il 37,3% vanno 160 milioni di euro, al Pd ne toccano invece 141. Chi è rimasto sotto l’1% non prenderà un euro, ma vediamo gli altri. Raffaele Lombardo col suo Mpa, finito a filo con 1,08% percepirà 4.670.297 euro, ogni anno per 5 anni. Per la Lega Nord in arrivo 35.329.331 euro ( rispetto ai 21 del 2006) L’Udc scende a 24.018.774 euro ( contro i 32 milioni del 2006). L’Italia dei Valori prenderà 18 milioni e mezzo di euro. La Sinistra Arcobaleno percepirà 13.356.565 euro ( ne avevano 51 milioni nel 2006). Non se la passa male neanche la Destra che si accaparra 9.629.998 euro.
Ma la cosa assurda è la differenza tra spese elettorali rimborsate e spese elettorali accertate con relativa documentazione allegata. Nel 2006 ( ultimi dati) i partiti si presero 498 milioni di euro a fronte di 117 milioni di uscite regolarmente rendicontate alla Camera… In pratica, spendi uno e paghi cinque, sarebbe da dire.
Poi ci sono pure gli arretrati: i partiti che nel 2006 avevano superato l’1% hanno maturato il diritto al rimborso fino al 2011. Ad es. l’Udeur continuerà a percepire 1 milione di euro per tre anni, come la Rosa nel pugno continuerà ad incassare 1,3 milioni di euro.
C’e poi l’aggravante del doppio rimborso. Fino a febbraio 2006, si prevedeva che “in caso di scioglimento anticipato dellla Camera e del Senato, il versamento delle quote annuali dei relativi rimborsi è interrotto”. Ma nello stesso mese, nel silenzio più generale, passò un emendamento truffaldino che sostituì il precedente enunciato con ” In caso di sciogliemento anticipato della Camera e del Senato, il versamento delle quote annuali dei relativi rimborsi è comunque effettuato”.
Pensate a che punto sono giunti…pur di arraffare denaro agli Italiani… 408 milioni di euro è una cifra enorme, superiore a quella che ogni anno lo Stato destina alla cooperazione internazionale. Non solo: ci hanno detto che prendono un tot a voto, non è vero. Prendono un euro a testa, anche a quel 20% di Italiani che non vanno neanche a votare, in quanto l’euro viene calcolato sugli aventi diritto al voto …e sommano pure gli aventi diritto della Camera a quelli del Senato, invece che fare una media.
Siamo primi in Europa in questa specialità di finanziamento dei partiti, ma ne parleremo nella seconda puntata.
Leave a Reply