LA FIGURACCIA DELLA MELONI SULLA MADONNA TRANS ATTRIBUITA A “UN AMBASCIATORE UE PER I DIRITTI CIVILI” CHE NON ESISTE
PUR DI DARE ADDOSSO ALL’ODIATA EUROPA, LA MELONI SI E’ INVENTATA CHE L’UOMO RITRATTO SULLA COPERTINA DI UNA RIVISTA TEDESCA SIA UN AMBASCIATORE UE… IMMEDIATA SMENTITA DEL PARLAMENTO EUROPEO
Lo schema è sempre lo stesso: prendere un argomento “sfumato” o vagamente controverso dell’Unione europea, semplificarlo, gonfiarlo a dismisura, gridarlo sui social fornendo la soluzione – guarda caso sempre banalissima – ai propri elettori. Quando si parla di Ue Fratelli d’Italia ragiona esclusivamente in questo modo: l’ha fatto sul vademecum sulla comunicazione della Commissione europea che invitava i funzionari a sostituire gli auguri di Natale con un più neutro “buone feste”, diventato più simile a un “l’Europa vuole rubarci il Natale”, e a distanza di pochi giorni Giorgia Meloni ci è cascata di nuovo, stavolta sulla trovata di Riccardo Simonetti, definito erroneamente “ambasciatore Ue per i diritti civili”, ma che in realtà è un influencer tedesco che è apparso su una copertina di una rivista Lgbt, Siegessaule, travestito da Madonna. Con tanto di barba e neonato in braccio.
“La Vergine Maria rappresentata come un trans. È così che un Ambasciatore speciale Ue per i diritti Lgbt pensa di costruire un’Europa più inclusiva? Non è sbeffeggiando la religione, offendendo i fedeli o cancellando il Natale che si tutelano diritti civili. Che triste teatrino”, si legge sul profilo Twitter della leader di FdI.
Peccato che anche questa volta non sia andata come dice lei.
Fonti del Parlamento Ue hanno spiegato infatti all’AdnKronos come tra Simonetti e l’Unione europea non ci siano legami di rappresentanza.
Di più, la carica che Meloni ha attribuito all’influencer tedesco semplicemente “non esiste”.
Simonetti è invece, come molti altri suoi colleghi con un ampio seguito, una persona con cui il Parlamento collabora per informare la comunità Lgbt sulle proprie attività. Le istituzioni comunitarie, peraltro, non lo pagano per questa partnership, ma gli forniscono soltanto le informazioni e i dossier.
“La collaborazione con gli influencer – spiega un portavoce del Parlamento europeo – incluso Simonetti, fa parte della nostra strategia di comunicazione. Raggiungere gli influencer e le personalità dei social media permette al Parlamento di raggiungere un pubblico che include, ma non solo, i giovani. In questo caso specifico il dialogo con il Parlamento europeo permette di informare questo influencer e, attraverso di lui, la sua comunità sulle posizioni approvate in plenaria dal Parlamento europeo riguardo ai diritti delle persone Lgbtiq+”.
(da NextQuotidiano)
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