LA LEZIONE BIOT: L’ITALIA E’ IL PAESE DEL TENGO FAMIGLIA
FAMILISMO AMORALE, NESSUN ETICA PUBBLICA: IN NESSUN PAESE UN TRADITORE AVREBBE ADDOTTO QUESTA “SCUSANTE”
Tengo famiglia. Il nostro vero e proprio motto nazionale, esemplificativo della nostra antropologia, campeggia nella storia del capitano di fregata Walter Biot, che avrebbe tradito il nostro paese per consegnare ai russi materiale riservato
La sua giustificazione e quella dei suoi congiunti ruotano intorno al dato che serviva loro un modo per arrotondare le entrate e sbarcare il lunario.
In nessun paese la famiglia sarebbe invocata come giustificazione per un probabile reato, per cui è previsto addirittura l’ergastolo.
Ma in Italia, ciò è possibile. Perché la storia del nostro paese è caratterizzata da nepotismo, familismo amorale, dalla continua torsione dell’etica pubblica al privato. Siamo il paese dei figli di, fratelli figli unici, mammoni di una chioccia che non ci svezza mai, perché ‘o zappatore non si scorda ’a mamma e ogni scarrafone è bella ’a mamma soja.
Siamo la terra dei cachi, in cui ognuno pensa al guicciardiano particulare, in cui, se sgarri, poi arriva un condono tombale, uno scudo fiscale, una sanatoria, una stabilizzazione e lì fu Napoli.
Sceneggiata partenopea ma diffusa su tutto lo Stivale. Siamo il Paese dei mandolini, dove le leggi si interpretano per gli amici, si va avanti con i santi in paradiso, io sono io e voi non siete nulla, tanto poi troviamo un onorevole o un capoccia che risolve tutto. Il paese dei politici corrotti, dei giudici corrotti, degli inciuci e degli intrighi, dai tempi di Cesare, passando per la congiura dei Pazzi del Rinascimento, fino a giungere all’armadio della vergogna, dei segreti di Stato.
Servizi deviati e conti truccati, perché di fronte alla famiglia tutto è possibile. Edward Banfield, grande antropologo americano, negli anni ’50, coniò per il nostro paese la fortunata formula del “familismo amorale”. Un amore per il privato perverso, perché tutto sacrifica agli interessi di parte, espungendo ogni etica pubblica.
Ed ecco che in tante nostre città le strade sono tutte sporche mentre le case dei cittadini, sono perfettamente lustrate. Perché il privato è tutto, mentre il pubblico è res nullius. Per questo, non sappiamo quale segreto sia stato rivelato. Ma sicuramente questa storia è rivelatrice. Dell’etica, scarsissima, degli italiani.
Il nostro segreto di Pulcinella.
(da “Huffingtonpost”)
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