LA LUNGA NOTTE DI LAMPEDUSA, ORGOGLIO NAZIONALE: DIECI MEDICI AL PORTO PER DARE ASSISTENZA AI PROFUGHI
1200 SALVATI IN MARE, IL PARTO SULLA MOTOVEDETTA E LA BIMBA NIGERIANA BATTEZZATA SULLA FREGATA DELLA MARINA
A Lampedusa è stata una lunga notte per gli uomini della Guardia Costiera, le forze dell’ordine, medici e
soccorritori dopo l’arrivo in rada della nave Asso 25 con circa 1200 migranti a bordo.
Il rimorchiatore che solitamente opera in appoggio alle piattaforme petrolifere aveva a bordo una parte delle migliaia di profughi, in tutto 13 mila negli ultimi quattro giorni, tratti in salvo in queste ore nel Canale di Sicilia.
Era diretta a Palermo ma una rissa scoppiata sul ponte stracolmo di persone ha consigliato di ridurre i tempi di navigazione.
Autorizzato dal ministero dell’Interno, l’equipaggio ha puntato su Lampedusa per uno sbarco di emergenza che si è svolto a scaglioni attraverso una staffetta di motovedette.
I bimbi nati nei barconi.
Nell’isola l’emergenza era iniziata già in mattinata quando a bordo di una motovedetta appena approdata a Lampedusa è nato un bambino. La madre, originaria del Mali, lo ha chiamato Pietro in onore del medico di Lampedusa Pietro Bartolo, protagonista del film “Fuoco a mare” e che ha prestato i primi soccorsi tagliando il cordone ombelicale.
Mamma e figlio stanno bene e sono già stati trasferiti all’ospedale di Agrigento.
Prima notte in ospedale a Palermo per i due gemellini tratti in salvo dalla Dignity I di Medici senza Frontiere due giorni fa. Sono due maschietti che adesso hanno quattro giorni, nati da una giovane mamma eritrea, Tesfamamrim Merhawit di 26 anni.
La donna è ricoverata nel reparto di Ostetricia ed è in buone condizioni di salute.
I due gemelli sono leggermente sottopeso, l’uno pesa 1,3 kg e l’altro 1,6 kg, ma stanno bene e sono sotto stretto controllo medico nel reparto di Terapia intensiva neonatale. Intanto, in reparto, è iniziata una vera e propria gara di solidarietà per aiutare la donna e i piccoli donando vestitini e quanto necessario.
Il battesimo sulla nave militare.
A bordo della fregata Fasan, unità Flagship del dispositivo di sicurezza aeronavale “Mare Sicuro”, è stata battezzata una bambina di tre mesi proveniente dalla Nigeria salvata ieri nel corso di una operazione di soccorso a nord della Libia.
La mamma, di religione cattolica, ha chiesto al cappellano militare don Vincenzo Caiazzo presente a bordo di officiare il rito.
Il battesimo è stato celebrato in lingua inglese sull’aletta di plancia della nave, alla presenza di una rappresentanza dell’equipaggio. Madrina della bambina il tenente di vascello Ottavia Balbi, medical advisor dello staff di Mare Sicuro, padrino il comandante contrammiraglio Alberto Maffeis.
La fregata Fasan è in navigazione verso il porto di Messina con a bordo 1.149 migranti.
Altri arrivi nei porti italiani.
A Lampedusa le operazioni di sbarco dall’Asso 25 sono proseguite per tutta la notte. L’Asp di Palermo, presente a Lampedusa con il suo direttore Antonio Candela, ha inviato sull’isola altri quattro medici d’urgenza per dare un aiuto al direttore sanitario Pietro Bartolo. Complessivamente c’erano sul molo dieci medici.
Tra i profughi sbarcati c’erano numerose donne e molti bambini. “Ma nessuno ha avuto bisogno di ricoveri”, assicura Antonio Candela.
I profughi già oggi dovrebbero essere trasferiti a Porto Empedocle o comunque ad un’altra destinazione, visto che il centro di accoglienza dell’isola delle Pelagie è già pieno: ospita 300 migranti.
Al momento 160 lasceranno l’isola in aliscafo ma rimane il problema di trasferire gli altri mille. E per oggi è attesa al porto di Palermo un’altra nave, con a bordo altre mille persone circa, altre mille in arrivo fra Messina e Taranto e 617 sono giunte a Cagliari.
(da “La Repubblica”)
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