LA MISERIA CI DISTURBA, MULTIAMOLA PER 200 EURO
L’ORDINANZA DEMENZIALE DELLA GIUNTA LEGHISTA DI GENOVA
“Chi cerca cibo finisce per lasciare i rifiuti a terra e questo è un richiamo per i ratti”. Questa frase è stata pronunciata dall’assessore alla Sicurezza di Genova per spiegare le ragioni che hanno consigliato alla giunta di centrodestra della città di emettere un’ordinanza per il decoro urbano della zona nobile e che vieta, tra l’altro, di rovistare tra i cassonetti.
L’assessore ha spiegato che la misura è contro gli ubriaconi, gli sporcaccioni che imbrattano di cartacce il centro storico.
Resta ugualmente sbalorditiva, e ai confini dell’incredibile, il modo di affrontare la questione che è appunto la fame.
Genova è il nord industriale eppure nelle sue strade vede patìre una miseria che trabocca e insozza.
E solo per questo oggi diviene insopportabile.
Combattere la fame con le multe dà il senso esatto di ciò che stiamo divenendo: estranei a questo nuovo mondo affamato che inizia a scocciarci perchè esonda dai ghetti in cui era rimasto seppellito e giunge, allagandolo, fin dentro il nostro portone. Ce la prendiamo con chi ha fame non con chi lo ha ridotto a mangiare quel che noi buttiamo dalla finestra, come fosse un ratto o poco più.
Ecco dunque l’ordinanza comunale: vietato essere miserabile e scegliere di vivere come un topo di fogna, senza un soldo in tasca.
Chi non rispetterà il divieto pagherà duecento euro di multa.
(da “il Fatto Quotidiano“)
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