LA NEVE PARALIZZA LA RETE FERROVIARIA, A PAGARE SONO SEMPRE I PENDOLARI
TRENI CANCELLATI, RITARDI FINO A 7 ORE… NEL 2018 SI BLOCCANO ANCORA GLI SCAMBI PER UNA NEVICATA?
Il Frecciarossa 9603, diretto a Napoli centrale, è partito dalla stazione Termini di Roma alle 15.33, con un ritardo di 7 ore e 38 minuti. I passeggeri del treno 9518 hanno aspettato sulla banchina del binario 12 della stazione Tiburtina dalle 9.29 alle 15.30: dopo 6 ore sono saliti a bordo.
Nell’Italia paralizzata da Burian scoppia l’emergenza treni: ritardi fino a 7 ore (con una media di 150 minuti), 46 convogli (38 di Trenitalia, 8 di Italo) soppressi, 2 cancellati parzialmente.
I disagi più pesanti li pagano i pendolari, quelli che non viaggiano sull’alta velocità : Trenitalia ha cancellato il 20% dei treni a lunga percorrenza e il 70% dei convogli del traffico regionale. Tutti gli Intercity in partenza o con destinazione Roma Termini sono stati soppressi.
Roma è il centro dei disagi, ma da Nord a Sud la neve e il gelo hanno mandato la circolazione ferroviaria in tilt.
Sono le 7 quando Ferrovie dello Stato dirama un comunicato stampa per avvertire che la circolazione è “al momento fortemente rallentata, a tratti ferma, nel nodo di Roma, a causa delle precipitazioni nevose che stanno bloccando alcuni scambi nelle stazioni del nodo”. Tre ore dopo, i ritardi medi sono già di due ore.
Tra le 7 e le 10 la regolarità della circolazione è già compromessa. I treni alta velocità provenienti da Nord e in proseguimento verso Napoli fermano nella stazione di Roma Tiburtina e non a Roma Termini.
I collegamenti no stop del Leonardo express tra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino vengono sospesi. Il traffico è fortemente rallentato anche su tutte le linee del Lazio che intrecciano Roma.
La situazione non cambia con il passare delle ore. Alle 13.30 una nuova nota di Fs: circolazione ferroviaria ancora fortemente rallentata nel nodo di Roma e “sulle linee che afferiscono alla Capitale”. Gli Intercity non reggono: cancellati i collegamenti da e per Roma.
Sui social partono le proteste dei viaggiatori.
La situazione è critica anche in Abruzzo. Corse cancellate e modificate sulle linee Pescara-Sulmona, Giulianova-Teramo, Ancona-Pescara, Terni-L’Aquila. Chiusa la linea Avezzano-Cassino. Alle 13.30 sono 18 i treni regionali cancellati sulla linea Pescara-Teramo, dodici sulla Pescara-Sulmona e quattro sulla Pescara-Ancona.
I ritardi dei treni iniziano ad accumularsi e alla stazione Termini scoppia il caos, con centinaia di persone che attendono informazioni.
Ci si mette anche un guasto ad un treno Italo sulla direttissima Roma-Firenze nei pressi di Orte, in provincia di Viterbo: si forma una lunga coda di convogli sia in direzione Nord che Sud perchè sulla linea diventa possibile usare solo un binario, con la circolazione a senso alternato. I ritardi di alcuni treni arrivano a sfiorare le 7 ore.
Rfi e Trenitalia spiegano che i piani neve e gelo sono stati attivati da ieri “per garantire la circolazione dei treni e ridurre gli eventuali disagi ai viaggiatori”.
Queste le azioni messe in campo da Rfi: presidiati con tecnici gli impianti nevralgici, con particolare attenzione ai nodi ferroviari urbani.
Per le linee ferroviarie è stato predisposto il piano di lubrificazione dei cavi elettrici e di corse raschiaghiaccio, per mantenere in efficienza i sistemi di alimentazione elettrica dei treni.
Nelle stazioni sono stati attivati sistemi di snevamento e riscaldamento degli scambi e sono stati approntati i mezzi spazzaneve per la pulizia dei binari nei punti nevralgici della rete.
Il Codacons attacca: “Si tratta – spiega il presidente Carlo Rienzi – di problemi del tutto ingiustificati dal momento che la neve era ampiamente prevista da giorni e le Ferrovie avrebbero dovuto adottare tutti gli accorgimenti utili per garantire la regolarità del servizio”.
Scatta la richiesta dei rimborsi. Trenitalia corre ai ripari e annuncia che chi ha rinunciato a viaggiare o chi è giunto a destinazione con un ritardo superiore alle tre ore sarà riconosciuto un rimborso integrale del biglietto. Italo sceglie di dare un indennizzo al 100% per ritardo superiore alle due ore o a chi ha rinunciato al viaggio.
Tra i passeggeri a bordo dei treni che viaggiano con forti ritardi c’è chi prova a prenderla con filosofia, come il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini.
Non la penseranno di sicuro così i passeggeri dell’Intercity 794: oltre 29 ore per arrivare da Reggio Calabria a Torino. Il treno ha lasciato la stazione sullo stretto in perfetto orario, alle 21.35 di ieri sera. Le nevicate della notte hanno però fatto accumulare al convoglio 9 ore di ritardo: sarebbe dovuto arrivare a Torino Porta Nuova alle 16.40 ed invece al momento l’arrivo è previsto attorno all’1 e 40 di domani.
La maggior parte del ritardo è stato accumulato prima dell’arrivo nella nella Capitale: era previsto alle 6.34, ma è avvenuto alle 14.12.
(da “Huffingtonpost”)
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