LA SALMA DI MUCCIOLI VIA DAL SAN PATRIGNANO: DECISIONE IN POLEMICA CON LA NUOVA GESTIONE MORATTI
SARA’ TRASLATA AL CIMITERO DI RIMINI… LA VEDOVA: “NON POSSO LASCIARLO NELLE MANI DEL NEMICO”
«Con grande amarezza rispettiamo il diritto dei familiari di portare via il corpo di Vincenzo Muccioli dal cimitero di San Patrignano».
C’è più che delusione tra i responsabili della Comunità¡ di San Patrignano (Rimini) per la decisione di Maria Antonietta Cappelli – vedova del fondatore della comunità di recupero per tossicodipendenti – di lasciare la struttura e portare via con sè anche le spoglie del marito. Mercoledì i resti del fondatore saranno rimossi dal cimitero di Ospedaletto di Coriano per essere trasportati al quello di Rimini.
LA DECISIONE E LA POLEMICA –
Il trasferimento della tomba dal cimitero comunale adiacente la comunità di San Patrignano è stato richiesto e fortemente voluto, appunto, dalla vedova.
L’annuncio che la salma di Vincenzo Muccioli sarebbe stata spostata dalla comunità per il recupero dei tossicodipendenti (che Muccioli fondò nel 1978e dove la sua salma riposava dal 19 settembre del 1995) è stata data tempo fa da Antonietta Cappelli con toni certo non concilianti.
«Lasciarlo lì sarebbe come lasciarlo nella mano del nemico», aveva detto tempo la vedova di Muccioli.
Un chiaro segno di «disapprovazione» nei confronti dell’attuale gestione di Letizia e Gian Marco Moratti.
La decisione avviene infatti nell’ambito di una polemica sorta da tempo tra la famiglia Muccioli e la famiglia Moratti, che è tra i principali finanziatori del progetto.
Non a caso oltre un anno e mezzo fa Andrea Muccioli, figlio del fondatore, ha dato le sue dimissioni da tutti gli incarichi nella comunità , parlando poi sul suo profilo Facebook di «ricatto» e di «complotto».
Una tesi di fatto respinta al mittente dai gestori attuali.
LA RISPOSTA DELLA COMUNITA’ –
«Lo spirito e gli ideali che Vincenzo ci ha insegnato e che sono le fondamenta di San Patrignano, Comunità di vita contro l’emarginazione, sono e saranno sempre con noi» si legge nella nota dei responsabili della Comunità in risposta alla decisione di spostare la salma di Muccioli.
«Non corrisponde al vero che Letizia e Gianmarco Moratti sono a capo della Comunità , in quanto la stessa è condotta collegialmente dal gruppo dei responsabili, come Vincenzo avrebbe voluto, gli stessi in cui i suoi insegnamenti sopravvivono e si tramandano» si legge ancora nel comunicato.
«Chiediamo rispetto per tutti i fondatori ancora presenti a San Patrignano, tra i quali Letizia e Gianmarco Moratti, che con Vincenzo, animati da infinito amore – concludono i responsabili – hanno reso possibile il compimento di questa grande opera».
IL CIMITERO DEL SANPA –
Nel cimitero di Coriano, accessibile sia da una strada esterna sia da un cancello interno alla comunità , oltre a Muccioli riposano i resti di 15 ragazzi ospiti della comunità morti, tra il 1985 e il 1994, per varie patologie e per i quali i familiari hanno deciso una sepoltura a Sanpa.
(da “il Corriere della Sera”)
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