GRILLO RICOMINCIA A INSULTARE, “SIETE TUTTI PADRI PUTTANIERI, VI CACCEREMO”: MA MAGARI NON TUTTI HANNO FIGLI TOSSICI
PRIMA PRETENDE CHE I CINQUESTELLE VENGANO RICEVUTI, POI SOMMERGE DI VOLGARITA’ GLI INTERLOCUTORI… CHISSA’ DOVE HA VISSUTO PER DECENNI PRIMA DI SCOPRIRE LA SUA MISSION
I Cinque Stelle sono usciti dall’incontro di Bersani da poche ore. E lui, il leader del M5S, riprende a gridare la sua rabbia dal suo blog contro il leader del Pd e gli altri politici di professione. Bersani, Berlusconi, D’Alema, Cicchitto, Monti.
Tutti definiti «padri puttanieri» della politica.
Tutti schiaffeggiati con nuovi insulti e tutti avvisati. «Vi cacceremo».
I FIGLI DI NN NON HANNO NULLA DA PERDERE
Grillo nella sua invettiva tira in ballo lo scontro generazionale.
«Le nuove generazioni sono senza padri, sono figlie di NN, dal latino “Nomen nescio: nome non conosco”.
Sulle loro carte di identità , sui loro documenti di lavoro, nei libretti universitari alla voce “figlio di” risulta la sigla NN, figlio di nessuno, figlio della colpa, figlio di padre ignoto, figlio di vecchi puttanieri che si sono giocati ogni possibile lascito testamentario indebitando gli eredi», scrive Grillo sul blog.
Che tira dritto, senza freni: «I Padri Puttanieri (sono) quelli che hanno sulle spalle la più grande rapina ai danni delle giovani generazioni. Questi padri che chiagnono e fottono sono i Bersani, i D’Alema, i Berlusconi, i Cicchitto, i Monti che ci prendono allegramente per il culo ogni giorno con i loro appelli quotidiani per la governabilità ». Le loro colpe?
«Hanno governato a turno per vent’anni, hanno curato i loro interessi, smembrato il tessuto industriale, tagliato lo Stato sociale, distrutto l’innovazione e la ricerca».
Poi, in chiusura, la minaccia.
«I figli di NN vi manderanno a casa, in un modo o nell’altro, il tempo è dalla loro parte. Hanno ricevuto da voi solo promesse e sberleffi, non hanno nulla da perdere, non hanno un lavoro, nè una casa, non avranno mai una pensione e non possono neppure immaginare di farsi una famiglia. Vi restituiranno tutto con gli interessi».
Commento del ns. direttore
Che Grillo continui a sproloquiare ogni giorno è affar suo e di chi intende dar credito a un accattone della politica senza ideologia e senza patria.
Che esistano “politici” senza dignità incapaci, di fronte ai quotidiani insulti sfornati dalla sua lussuosa villa di Sant’Ilario dove notoriamente non ospita senzatetto e figli abbandonati, di stampargli due schiaffi in faccia come lo vedono per strada, è sintomo del decadimento dei valori etici della stessa politica italiana.
La fortuna di Grillo sta proprio nel tramonto delle ideologie dove la critica alla casta è permessa al popolino, come il “mugugno” a Genova: uno sfogatoio fine a se stesso.
Non c’è più un modello di sviluppo o di società da contrapporre a un altro, un sistema di valori in alternativa a un altro, la lotta per l’affermazione di principi etici contro la decadenza del sistema economico e finanziario, la libertà di informazione contro un regime.
Non a caso Grillo in quegli anni era in tutt’altre faccende affaccendato, diciamo “a fare soldi”, sfruttando quel sistema che ora in età senile ha scoperto solo a parole di voler combattere.
Ma non tutti coloro che hanno fatto politica si sono arricchiti, c’è chi lo ha fatto per valori ideali, a destra come a sinistra: e a costoro Grillo eviti di dare lezioni o di accomunarli ai padri puttanieri della repubblica.
Anche perchè tra loro ci sono stati ottimi padri che non hanno avuto figli tossici come qualcun altro.
Ci sono stati politici che col dissenso si confrontavano senza espellere nessuno, che non avevano lo scopo di far tornare Berlusconi al potere o di glorificare guru da operetta e spacciare cognati per autisti, che non volevano cacciare gli immigrati o che facevano finta di dimenticare nei programmi la lotta all’evasione fiscale.
Ridurre la politica solo a un problema di riduzione dei costi della Casta è tipico di chi non ha proprie idee in economia, in politica estera, in politica interna.
Non c’era bisogno di Grillo per scoprire il mercimonio di poltrone che gravita intorno ai partiti, sono decenni che tante persone perbene lo denunciano.
Se si hanno idee e soluzioni ci si assume responsabilità , se non si hanno si speculi pure sulla demagogia finchè il bluff non sarà evidente a tutti.
Ma a quel punto non basteranno gli ordini da caserma per mantenere unite le truppe o gli insulti agli avversari per far dimenticare il proprio vuoto ideologico.
L’Italia ha bisogno di un governo stabile, competente e che abbia credibilità internazionale, non di sostituire un pagliaccio con un altro clown.
Come si dice a Genova, “abbiamo già dato”.
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