LA STRANA COINCIDENZA: A FARE LA DOMANDA A ZELENSKY SU BERLUSCONI È STATA MONICA GUERZONI. GUARDA CASO, LA STESSA CHE HA OTTENUTO UN “COLLOQUIO” IN ESCLUSIVA CON GIORGIA MELONI, IN CUI LA PREMIER HA MINIMIZZATO LE FRASI DEL PRESIDENTE UCRAINO (“POTEVA DIRE COSE BEN PIÙ PESANTI”)
SARÀ UN CASO O IL SIPARIETTO ERA PREPARATO? DI SICURO GLI ALTRI GIORNALISTI INVIATI IN UCRAINA NON L’HANNO PRESA BENE
La giornalista che, durante la conferenza stampa di Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky a Kiev, ha chiesto al presidente ucraino cosa pensasse delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, con tanto di traduzione simultanea della Ducetta, è Monica Guerzoni, la “chigista” del “Corriere della Sera”.
Guarda caso Meloni ha affidato i suoi pensieri alla stessa Guerzoni che ha firmato, nell’edizione di oggi del quotidiano, un articolo contenente un “colloquio” molto ben informato con la premier, in cui si minimizzavano le sparate di Zelensky contro il Cav: “Poteva dire cose ben più pesanti”.
È solo una coincidenza che sia stata la Guerzoni a fare la domanda e a ottenere quelle dichiarazioni? Non è che l’uscita dell’ex comico diventato eroe di guerra era stata preparata, con la regia di Palazzo Chigi?
L’unica cosa certa è che gli altri giornalisti della delegazione spedita a Kiev per seguire l’incontro si sono lamentati del trattamento riservato loro dal governo italiano.
Breve resoconto di una ventina di inviati al seguito di Giorgia Meloni. In treno e in aereo con lei. La premier schiva i giornalisti per tre giorni, e non manda nessuno dello staff per un briefing. Apparentemente l’ordine è: evitiamo che mi facciano un agguato come a Berlino parlando di politica interna. I cronisti «sporcherebbero» la sua immagine internazionale. E così a Irpin si ferma con una tv ucraina e non con gli inviati da Roma.
Ore dopo, mentre i giornalisti mangiano ignari patatine fritte e brodo di pollo nel bar dell’hotel, Meloni rilascia un’intervista non alla Rai, ma al Tg4 dell’alleato Berlusconi.
Palazzo Chigi lo rende noto solo l’indomani, una volta in Italia. Ps: il brodo era buonissimo.
(da Dagonota e La Stampa)
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