LE GUARDIE GIURATE PRESE PER I FONDELLI DA SALVINI: “TRADITE LE PROMESSE ELETTORALI”
SALVINI AVEVA GARANTITO LA MARCHETTA DI TRASFORMARE I VIGILANTES IN POLIZIA CIVILE… E SPUNTA LA SOLITA FOTO IMBARAZZANTE CON UN INDAGATO PER ESTORSIONE
Questa è la storia di una promessa mancata e di un video galeotto: protagonista, il ministro dell’Interno Matteo Salvini. La storia riguarda lui e l’Associazione nazionale guardie giurate italiane (A.N.G.G.I.), che rappresenta i 51 mila addetti del settore vigilanza privata.
È il 17 dicembre 2017. In campagna elettorale, Salvini è in un’azienda di Frosinone insieme a Francesco Zicchieri, deputato e coordinatore della Lega nel Lazio, e Andrea Cacciotti.
Chi è costui? È il “comandante” di Security National (guardie giurate e operatori della sicurezza). Una figura controversa: nel 2009 propose alla presidenza del Consiglio (governo Berlusconi) un video che – secondo lui – ritraeva “un europarlamentare e una deputata mentre fanno sesso” (i due soggetti sarebbero stati Roberto Fiore e Alessandra Mussolini).
Cacciotti voleva un milione di euro: fu indagato per tentata estorsione.
L’incontro del 2017 con Salvini è per ottenere un impegno da parte della Lega per il settore della vigilanza privata: in particolare il sostegno a un progetto – “SOS Italia” – per l’uso di guardie giurate nei comparti sicurezza e salute.
A far da cerniera tra Salvini e Cacciotti è Zicchieri. Che conferma l’interesse del “Capitano” per la causa dei vigilantes. I quali non fanno mistero di avere sostenuto la Lega alle elezioni politiche del 4 marzo.
A giugno, appena insediato il governo, Salvini fa un video nel quale promette a “tutte le donne e gli uomini che fanno le guardie giurate – che per ora lo Stato considera un gradino più in basso -, che farò di tutto per portarvi a un livello di serenità e di dignità come tutte le altre forze dell’ordine”.
L’iter allo studio – governo e A.N.G.G.I. – prevedeva la trasformazione delle guardie giurate in una polizia civile.
A ottobre i rappresentanti dell’associazione di categoria vengono ricevuti in Senato dai deputati leghisti Barbara Saltamartini e Zicchieri. Poi, più nulla.
I vigilantes avevano riposto speranze nel recente decreto sicurezza, ma le promesse sono rimaste inevase: nessuna traccia dell’impegno preso da Salvini.
Risultato: Security National e alcuni rappresentanti di A.N.G.G.I. hanno comunicato la “rottura” dell’asse con il capo del Viminale.
(da agenzie)
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