LA FLAT TAX DI SALVINI AIUTA I TRUFFATORI: TI TRASFORMI DA DIPENDENTE A PARTITA IVA E PAGHI SOLO IL 15% DI TASSE
LA DENUNCIA DEL SINDACATO: “CREERA’ PARTITE IVA FASULLE E AUMENTERA’ LA PRECARIETA'”
Nella corsa per diventare il successore di Susanna Camusso alla guida della Cgil, si presenta come lo sfidante di Maurizio Landini.
Vincenzo Colla, intervistato da La Stampa, critica il Governo per un “rischio occulto” che si è sottovalutato per i suoi effetti contenuto nella manovra appena approvata.
Una legge di bilancio che “guarda fino a maggio, e non al paese o al futuro”. E che, a leggerla bene, “contiene un aspetto strutturale che non è ancora stato capito nella sua pericolosità “:
“Il vero grande condono è l’aliquota al 15% sulle partite Iva. guardate che lì ci sono due colpi: uno al principio costituzionale della progressività della tassazione in base al reddito. E poi questo nuovo regime farà in modo che un pezzo di lavoro a tempo determinato si sposterà lì”.
Una previsione che, secondo Colla, potrebbe esser incentivata anche dalla particolare situazione economica che sta attraversando il paese:
“In un momento di basso sviluppo, vedrete che molti datori di lavoro chiederanno la partita Iva. Dal loro punto di vista diventa un’operazione vantaggiosissima: il lavoratore non ha diritti, viene pagato a fattura, lo prendo e lo lascio quando voglio. Ci saranno tante partite Iva fasulle! Tra l’altro anche un colpo alla crescita delle professioni: tutti vorranno stare sotto i 65mila euro e quindi se ci sono giovani che vogliono fare uno studio associato non lo faranno più. E con questa operazione, il decreto dignità non c’è più: aumenterà la precarietà del lavoro. Un colpo anche al diritto al conflitto collettivo: Ad un ragazzo in partita Iva, il sindacato che racconta?”
Il candidato alla segreteria ha poi raccontato come dovrebbe essere la sua Cgil:
“Una Cgil aperta, in grado di relazionarsi con gli altri. Autonoma, capace di dire dei no scomodi, di aprire un grande scontro sul tema della redistribuzione. Ma anche di dire dei sì. Alla tap e alla tav. O all’Europa. Se c’è un sovranismo che dobbiamo volere, è il sovranismo europeo.”
(da agenzie)
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