LE PRIMARIE TAROCCO DI SALVINI PER EVITARE LA FIGURACCIA: PARTITO AL 2,5%, MEGLIO TROVARE LA SCUSA PER NON PRESENTARE LA LISTA
ALLA LEGA INTERESSA BOLOGNA DOVE PRESENTANO L’EX ZECCA ROSSA BORGONZONI… FDI PARLA GIA’ DI RISULTATI TAROCCATI… IERI HA RACCOLTO PIU’ UOVA CHE VOTANTI
Sabato e domenica a Roma la Lega in versione Noi con Salvini ha aperti 41 seggi per scegliere il candidato da sostenere nella corsa al Campidoglio.
Una strana consultazione che sta spaccando il centrodestra (Berlusconi e Meloni puntano su Bertolaso) mentre Salvini continua a dire che Bertolaso non è il candidato giusto.
Ma il punto è: cosa accade se dalla consultazione di sabato e domenica dovesse saltare fuori proprio il nome dell’ex capo della Protezione civile? Negli ambienti del Carroccio questa ipotesi viene esclusa.
Certo, ironizzano i Fratelli d’Italia, i risultati saranno taroccati.
In altre parole, falsificate pur di non dover accettare la candidatura di Bertolaso.
Controlli “terzi” sulle schede non ce ne sono, tanto è vero che si possono sparare cifre a caso, compreso quella dei presunti settemila votanti (qualcuno ironizza che sia scappato uno zero in più)
Il paradosso è che nella scheda di questa specie di primarie in salsa romana ci sono anche i nomi di Alfio Marchini, Francesco Storace, Fabio Rampelli e Irene Pivetti.
Di questi un candidato tace, un altro va a votare per godersi il momento in cui qualcuno lo considera, un terzo diffida dall’aver inserito il proprio nome, la quarta deve aver presentato la credenziali di Ruini.
Ma la scelta “coperta” è un’altra: non presentare la lista Noi con Salvini a Roma che nei sondaggi viene data al 2,5%, una percentuale talmente risibile da rimediare una figuraccia storica e quindi da evitare con qualsiasi scusa.
La confusione aumenta, l’occhio del ciclone è Roma ma Salvini sta giocando su più tavoli.
Vuole Bologna: la sua candidata è la consigliera uscente Lucia Borgonzoni, l’ex “zecca rossa” frequentatrice di centri sociali, ma ha contro tutta Forza Italia e i Fratelli d’Italia. «Salvini fa le consultazioni a Roma – avverte Maurizio Gasparri – ma credo che sia più importante farle a Bologna. La Borgonzoni non è un candidato adatto. Ce ne sono di migliori nel centrodestra. Credo che nei prossimi giorni chiederò ai miei amici di organizzare una consultazione popolare a Bologna. Una candidatura a perdere nella città emiliana non ha senso».
Salvini vuole pure Novara per il suo Alessandro Canelli, escludendo l’azzurro Gaetano Nastri che però resiste.
Se alla fine ottiene Bologna e Novara, potrebbe far finta di accettare Bertolaso a Roma.
Per poter così perdere in tre città .
(da “la Stampa“)
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