LETTERE CONSEGNATE: FINIANI VIA DAL GOVERNO
URSO: “DIMISSIONI IRREVOCABILI: IN CASO DI VOTO, COALIZIONE DI CENTRODESTRA CON UDC, API E MPA”…SI APRE UFFICIALMENTE LA CRISI CONTRO UN GOVERNO CHE HA TRADITO IL PROGRAMMA DEL PDL E LE PROMESSE DI RINNOVAMENTO DELLA DESTRA ITALIANA
«Dimissioni irrevocabili».
Ai microfoni di Sky Tg24 l’annuncio del coordinatore di Futuro e libertà Adolfo Urso non lascia spazio a fraintendimenti.
In mattinata il viceministro lascerà il suo incarico nel governo.
La sua lettera di dimissioni, assieme a quelle del ministro Andrea Ronchi e dei sottosegretari Menia e Buonfiglio, arriverà entro le 13 sul tavolo del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Un atto formale che aprirà ufficialmente la crisi.
Nel caso di un ritorno alle urne i finiani puntano ad un’altra coalizione di centrodestra, ha spiegato anche Urso, aperta a Udc, Api ed Mpa.
«Noi – ha spiegato Urso – vogliamo con queste dimissioni chiudere una pagina e proseguire la legislatura con un nuovo governo di centrodestra, ma nel caso che altri si dovessero assumere la responsabilità noi andremo al voto con un’altra coalizione di centrodestra, per voltare comunque pagina», aggiunge Urso, spiegando di non avere ricevuto pressioni di nessun tipo in questi giorni e smentendo inqualche modo le parole di Italo Bocchino.
«La nostra preferenza è un nuovo governo di centrodestra – sottolinea ancora Urso – e ove si andasse al voto per scelte altrui traumatiche, ci andremmo con un’altra coalizione di centrodestra con le forze che si richiamano ai valori del popolarismo europeo e quindi Fini, Casini, il movimento di Lombardo, l’Api di Rutelli e comunque le altre forze sociali e produttive del paese che vogliono, nel centrodestra, dal centrodestra, cambiare e rinnovare la politica, voltare pagina, fare davvero le riforme».
Per quanto riguarda poi l’apertura di Italo Bocchino ad un governo con la sinistra, Urso spiega: «in questo Parlamento, ove necessario, ove non si riescano a raggiungere gli obiettivi che ci proponiamo, un’altra maggioranza per fare una riforma elettorale e consentire al paese di votare realizzando un sano, maturo, bipolarismo, ci sta. In questo caso ovviamente con chiunque ci stia, con tutti coloro che vogliono voltare pagina per consentire al paese di votare con un sistema che consenta agli italiani di scegliere davvero, in una sana alternza bipolare, tra un centrodestra moderno ed europeo e una sinistra che mi auguro sia altrettanto europea».
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