L’ONU AL GOVERNO ITALIANO: “VIA LE NORME SULLE ONG”
LA VERGOGNA DI VOLER ELIMINARE LA PROTEZIONE SPECIALE CHE ESISTE IN ALTRI 18 PAESI EUROPEI: VOGLIONO FAVORIRE LAVORO NERO, SFRUTTAMENTO ED EVASIONE FISCALE
«Rimandare indietro l’orologio al Siproimi, separando il circuito dell’accoglienza dei richiedenti asilo da quello dei rifugiati, ha già prodotto negli anni scorsi- ricorda il coordinatore del Tavolo Asilo e Immigrazione Filippo Miraglia – un disastro nel sistema d’accoglienza, alimentando confusione, disagio sociale, emarginazione e conflitti. Ripristinare quella scelta significa non ascoltare le esigenze delle istituzioni locali, in particolare dei comuni e non considerare che non si può arrivare in Italia e in Europa per chiedere asilo legalmente. Preoccupazione anche per “l’obiettivo dichiarato da esponenti del governo di cancellare la Protezione Speciale. Nell’Ue sono 18 i Paesi che hanno una protezione complementare e senza di quella ci saranno decine di migliaia di persone irregolari in più. Aumenterà quindi il lavoro nero e lo sfruttamento e l’evasione fiscale e contributiva. Non c’è niente in queste scelte che sia nell’interesse del nostro Paese». Le associazioni del Tavolo asilo e immigrazione saranno in piazza il 18 aprile in tante città, a partire da Roma.
Anche l’Onu invita l’Italia a rivedere le norme che impediscono alle navi Ong di salvare vite in mare. Si abbandoni «la nuova e severa legge adottata all’inizio dell’anno che limita le operazioni civili di ricerca e soccorso e ad astenersi dal criminalizzare coloro che sono coinvolti nel fornire assistenza salva-vita» esorta l‘Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani Volker Turk. «Stiamo assistendo – sottolinea Turk – – ad un forte aumento del numero di persone disperate che mettono a rischio la propria vita cercando di attraversare il Mediterraneo. L’esperienza ci insegna che adottare una linea più dura per frenare la migrazione irregolare non impedirà le partenze, ma porterà invece a più sofferenze umane e morti in mare». Turk, si legge ancora sul sito dell’Onu, ha anche elogiato «gli sforzi della Guardia costiera italiana, che da venerdì ha salvato circa 2.000 persone».
(da agenzie)
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