LUNGIMIRANTE MERKEL, MIGRANTI INDISPENSABILI IN GERMANIA: SENZA, UN BUCO DI 3 MILIONI DI LAVORATORI
CARENZA DI MEDICI, OPERAI SPECIALIZZATI E RICERCATORI
Altro che robotizzazione che spazza via il lavoro.
In Germania gli esperti ammettono che è difficile fare previsioni affidabili sul futuro, perchè sono troppe le incognite su quali lavori saranno effettivamente sostituiti dalle macchine.
Ma siccome la più grande economia europea sta creando moltissimi posti di lavoro sulla scia di una ripresa sempre più solida, gli economisti mettono in guardia, intanto, che per il 2030 il Paese di Angela Merkel potrebbe ritrovarsi con un ‘buco’ di 3 milioni di operai specializzati, medici, ingegneri o ricercatori.
Il problema è che, esattamente come l’Italia, la Germania soffre di un drammatico problema demografico.
I dati sono stati elaborati dall’istituto di ricerca svizzero Prognos. E la stima per il 2040 è ancora più drammatica: allora il fabbisogno di forza lavoro potrebbe aumentare a quota 3,3 milioni.
Uno degli autori, Oliver Ehrentraut, mette in guardia da una situazione del mercato del lavoro che “potrebbe trasformarsi drammaticamente nei prossimi 10 o 20 anni”. Oltretutto, il rapporto tiene assolutamente conto dell’attuale flusso migratorio, prevede circa 200mila nuovi arrivi ogni anno. Il punto è che non bastano.
Certo, a fronte di molti lavori che secondo gli studiosi svizzeri potrebbero sparire nel settore della logistica o dei trasporti o dell’immobiliare, ne nasceranno moltissimi nuovi, e ancora difficili da prevedere. Ma nell’ambito medico, scientifico o in alcuni mestieri che richiedono una specializzazione mirata, il bisogno di forza lavoro nuovo rimarrà invece forte.
E se i tedeschi fanno pochi figli, chi riempirà quel buco? La risposta è a portata di mano: i migranti.
Con buona pace della propaganda delle destre.
(da agenzie)
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