LUSI, CHAMPAGNE E RESORT DI LUSSO SFOGLIANDO (E SPOGLIANDO) I FONDI DELLA MARGHERITA
TUTTE LE SPESE DELL’EX TESORIERE: SPAGHETTINI DA 1.800 EURO, 80.000 EURO PER UNA SETTIMANA DI VACANZE ALLE BAHAMAS
Per una settimana alle Bahamas con la moglie e altre cinque persone ha speso circa 80 mila euro. Per un piatto di spaghetti al caviale, 180 euro.
E poi weekend a Londra, a Parigi, a Venezia, cene nei ristoranti più esclusivi della capitale con fiumi di champagne ad accompagnare le ostriche.
Non ha mai badato a spese Luigi Lusi. Anche perchè per quelle spese attingeva dai conti della Margherita, dove ricopriva la carica di tesoriere.
La magistratura romana lo accusa di aver sottratto almeno 20 milioni di euro, la maggior parte utilizzati per acquistare immobili e per ristrutturarne altri.
Dimore di lusso comprate negli ultimi tre anni.
È proprio in questo periodo che il tenore di vita di Lusi fa un balzo, come dimostra una relazione contabile consegnata ieri ai pm dai legali della Margherita Titta Madia e Alessandro Diddi.
È il primo risultato dell’analisi affidata dal partito alla società di consulenza KPGM che ha analizzato fatture e ricevute emesse dal tesoriere dal 2006 al 2010.
Si scopre così che nel 2011 il parlamentare ha pagato oltre 218 mila euro per le vacanze.
E che in questi quattro anni ha effettuato prelevamenti allo sportello per un milione e 339 mila euro.
Possibile che tutto questo denaro sia finito nelle sue tasche?
Possibile che nessuno si sia mai accorto di quanto usciva dalle casse del partito?
«Tutti sapevano, se parlo salta il centrosinistra», ha detto Lusi a Servizio Pubblico , la trasmissione di Santoro.
I vertici della Margherita hanno annunciato una querela «per rispondere con assoluta fermezza a qualsiasi tentativo di intimidazione», il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il pm Stefano Pesci lo interrogheranno di nuovo.
E Luciano Neri, parlamentare della Margherita ora nel Pd chiede che Enzo Bianco e Francesco Rutelli «convochino l’assemblea e si dimettano perchè non possono continuare a parlare a nome del partito».
Voli e hotel
Il 5 gennaio 2011 Lusi vola a Toronto con la moglie Giovanna Petricone.
Lei è nata in Canada, lì vive la sua famiglia. I due fanno anche una puntata a New York. Ma pensano anche ai parenti.
E così, mentre sono all’estero, un tale Lusi B. effettua un volo Monaco-Malaga-Monaco il 7 gennaio.
La coppia rientra in Italia il 12 gennaio, tre giorni dopo va a Parigi per un soggiorno di due giorni che costa circa 1.700 euro.
E per la stessa cifra, due settimane dopo, si spostano a Birmingham.
Agli inizi di marzo si torna a Toronto, alla fine del mese sono al Carlton di Londra.
E dal 22 al 28 aprile trascorrono una vacanza da sogno presso Kamalame Cay Resort alle Bahamas. La cifra da sborsare è alta viene divisa in tre tranche da 33 mila euro, 20 mila euro, fino al saldo di 27 mila euro.
Per l’annullamento di una vacanza in Montenegro a settembre Lusi paga invece una penale di 8.700 euro.
Si consola neanche un mese dopo quando va in Canada con altre quattro persone e paga 14.500 euro.
C’è un’altra spesa che Lusi dovrà chiarire: riguarda soggiorni mensili presso l’Hotel Robinia di Genzano, poco distante dalla splendida villa dove vive.
Dall’8 gennaio all’8 febbraio paga 1.240 euro, rinnova il soggiorno dal 10 marzo al 10 aprile per la stessa cifra e ancora dal 10 aprile al 10 maggio.
Dal 1° al 6 settembre paga 240 euro, poi più nulla.
Chi ha ospitato in albergo addebitando la spesa, come del resto tutte le altre, alla Margherita?
Pranzi e cene
Già nel 2006, prima della fusione con i Ds e dunque quando la Margherita è ancora un partito autonomo, Lusi ha spese di rappresentanza molto elevate.
Durante una cena al ristorante La Rosetta del 17 dicembre paga 240 euro per due antipasti, 60 euro per una bottiglia di vino.
Un mese prima era andata peggio: 180 euro per un piatto di spaghettini al caviale.
Tutto e sempre rigorosamente a spese del partito, come le tre bottigliette di Berlucchi acquistate in un autogrill e costate 60 euro.
Da spiegare ci sono poi i prelevamenti di sportello da un milione e 300 mila euro.
«Le cifre evidenziate – scrivono gli analisti di KPGM – mal si conciliano con un partito che in quegli anni aveva pochissimi dipendenti e – teoricamente – poche operazioni di piccola cassa».
E invece Lusi prende 299 mila euro nel 2007, 326 mila l’anno successivo, 375 mila nel 2009 e 338 mila nel 2010 sempre divisi in cifre che oscillano tra i 3.800 euro e i 6.500 euro.
Fiorenza Sarzanini
(da “Il Corriere della Sera”)
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