M5S INIZIA A CREDERE NEL SOGNO SICILIA: GRILLO SCENDE IN CAMPO A CATANIA NELLO STESSO GIORNO DI BERLUSCONI
L’ULTIMA SETTIMANA CI SARA’ TUTTO LO STATO MAGGIORE, COMPRESO FICO E LA LOMBARDI… CANCELLERI RISALE NEI SONDAGGI PERCHE’ MUSUMECI HA PERSO CREDIBILITA’ CON LA CORTE DEI MIRACOLI CHE SI PORTA APPRESSO
“Chi può tra i nostri eletti venga a dare una mano in Sicilia. Anche solo un volantino fa la differenza”. E’ una vera e propria chiamata alle armi, quella che Luigi Di Maio ha inoltrato via mail a tutti i parlamentari.
M5s e centrodestra adesso si contendono la vittoria alle regioni del 5 novembre.
Nel quartier generale di Giancarlo Cancelleri, i pentastellati iniziano a crederci: “Siamo a un passo, tutto dipenderà dall’ultima settimana di campagna elettorale”.
E infatti Beppe Grillo per il rush finale arriverà in Sicilia convinto di recuperare quel due percento che distanzia i pentastellati da Nello Musumeci, secondo il sondaggio realizzato da Demos.
Il leader M5s ha in programma almeno due piazze: Catania il 28 ottobre quando in contemporanea potrebbe esserci Silvio Berlusconi e la chiusura il 3 novembre a Palermo. C’è parla anche di un colpo di scena, con un evento inaspettato.
Se prima Alessandro Di Battista invitava tutti alla calma dicendo “è dura, è dura”, ora le aspettative sono cambiate.
Dall’altro lato nel centrodestra si è meno convinti di avere la vittoria in tasca dal momento che il brand M5s è presente sull’isola in modo forte con una grande capacità di traino.
E in fondo cinque anni fa, alle ultime elezioni regionali, quelle del 2012 Musumeci era dato in vantaggio su Rosario Crocetta proprio di due punti e poi invece il risultato è stato ribaltato, il resto della storia è nota.
Il candidato Fabrizio Micari arranca in un centrosinistra diviso e si difende attaccando “i sondaggi, ultima puntata di un vero e proprio esercizio di manipolazione che è cominciato i primi di settembre e che sta proseguendo”.
I due poli di attrazione rimangono comunque 5Stelle e centrodestra e non è un caso se Beppe Grillo e Silvio Berlusconi potrebbero sfidarsi a Catania nello stesso giorno: il primo in piazza, l’altro probabilmente in teatro.
Il dato politico è quello di una battaglia all’ultimo voto in una città come Catania dove il leader di Forza Italia tirò la volata finale a Gianfranco Miccichè nell’anno del 61 a zero.
Vincere in Sicilia è talmente importante che Luigi Di Maio, sempre presente sull’Isola, lo spiega così: “Se andiamo al governo di questa Regione, potremo andare anche al governo del Paese, per una semplice ragione: se qui Giancarlo batte le ammucchiate, il Rosatellum è nato morto, perchè è una legge che è progettata per favorire le ammucchiate. Noi possiamo battere le ammucchiate”.
Sull’isola nell’ultima settimana prima del voto del 5 novembre arriverà anche tutto lo stato maggiore del Movimento, compreso Roberto Fico, il numero uno degli ortodossi che adesso è tornato sul palco al fianco del candidato premier e che metterà la faccia Sicilia per dimostrare che il partito è unito.
Sarà presente anche Roberta Lombardi, dicono, candidata presente della regione Lazio. E se anche lei sarà a Palermo il 3 novembre, dove ovviamente chiuderà Grillo, significa che i grillini iniziano a sentire l’aria di vittoria nella speranza che l’onda lunga parta dal sud per arrivare nel Lazio e a Palazzo Chigi.
Parte della squadra di Cancelleri deve essere ancora presentata, mancano le donne designate assessore.
Intanto il candidato presidente ha annunciato il programma sulla sanità , tema delicato in Sicilia dove gran parte è in mano ai privati. I grillini propongono che sia la Regione Sicilia a pagare le visite mediche di chi si rivolgerà alle strutture private se non trova posto in quelle pubbliche a causa delle lunghe file.
Concetto che ha fatto balzare qualcuno sulla sedia considerato che si parla dei privati. C’è chi cita la strategia di “un colpo al cerchio e uno alla botte”, sintomo di una ricerca spasmodica di voti in un rush finale, dove si deve fare leva su quel 52% che vorrebbe astenersi.
E infatti i big in prima linea hanno mandato anche una mail a tutti gli attivisti per sollecitare l’impegno per questa battaglia che fino a un po’ di tempo fa sembrava impossibile da vincere.
(da “Huffingtonpost”)
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