MA DOV’ERA LA SICUREZZA QUANDO MARK CROOKS, L’ATTENTATORE DI TRUMP, SI MUOVEVA INDISTURBATO CON UN FUCILE E UNA SCALA SOTTOBRACCIO?
NEI MINUTI SUCCESSIVI AGLI SPARI È SPUNTATA L’IMMAGINE DI UNA SCALA DIRETTA VERSO UN TETTO: UN TESTIMONE HA DICHIARATO ALLA BBC DI AVER AVVISTATO UN UOMO SUL TETTO ALCUNI MINUTI PRIMA DEGLI SPARI E DI AVER AVVERTITO LA POLIZIA
L’America è sotto choc: l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha subito un attentato durante un comizio a Butler, in #Pennsylvania. Le sue condizioni sono buone: Trump è stato molto fortunato.
Per quanto le informazioni sulla dinamica dell’accaduto siano ancora incomplete, la visione dei filmati e le informazioni provenienti dal Secret Service ci consentono di tracciare una prima analisi dei fatti e di delineare ciò che potrebbe succedere nelle prossime ore e nei prossimi giorni.
Di tutti i video fin qui diffusi dai media americani ce n’è uno che più degli altri fornisce informazioni sul tentato assassinio di Donald Trump.
Ma partiamo con ordine: chi ha sparato al leader dei Repubblicani? E da dove? L’immagine qui sotto fornisce un quadro chiaro. Gli agenti delle forze dell’ordine hanno recuperato dalla scena del crimine un fucile semiautomatico di tipo AR-15: ad imbracciarlo un uomo di carnagione bianca. Il Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF) ha avviato una procedura di tracciamento di emergenza dell’arma ritrovata per cercare di risalire all’identità dell’attentatore. La polizia crede sia questione di poche ore prima di ottenere le conferme necessarie.
l Secret Service ha chiarito che il tiratore ha aperto il fuoco dal tetto di un edificio posto all’esterno del perimetro di sicurezza. Siamo in presenza di una prima falla nella protezione dell’ex Presidente. L’azione di “bonifica” delle aree circostanti è la più importante tra quelle che precedono un raduno di massa avente come protagonista un ex inquilino della Casa Bianca. Il fatto che il cecchino abbia aperto il fuoco da circa 120-150 metri non è una giustificazione ma un’aggravante.
Nei minuti successivi agli spari è spuntata sui social l’immagine di una scala diretta verso il tetto: si confermerebbe l’esistenza di una fase di pianificazione. Ciò che è più grave: un testimone ha dichiarato alla BBC di aver avvistato un uomo sul tetto alcuni minuti prima degli spari e di aver avvertito la polizia. Secondo l’autore della segnalazione, la risposta delle forze dell’ordine non è stata abbastanza pronta: è probabile vi sia stato un ritardo di comunicazione con gli agenti del Secret Service responsabili della protezione di Trump. Alla vista di un uomo sul tetto, l’ex Presidente avrebbe dovuto essere messo immediatamente in sicurezza, allontanato seduta stante dal palco.
(da Dagoreport)
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