“MACCHÉ VAIOLO ERA VARICELLA”: LA BALLA MESSA IN GIRO DAI COMPAGNI DI MERENDE DI SALVINI. ORA VENGANO DENUNCIATI COME PREVISTO DALLA LEGGE ITALIANA
IMMIGRAZIONE, SULLA NAVE ORIONE LA SMENTITA DELLE AUTORITA’ SANITARIE… L’ART 658 DEL CODICE PENALE ITALIANO PREVEDE L’ARRESTO, FORSE NELLA PADAGNA DEL MAGNA MAGNA NON E’ IN VIGORE?
E’ durato meno di 24 ore l’allarme sul caso di malattia infettiva in un migrante tratto in salvo ieri e a bordo
della nave Orione.
Al termine delle analisi di laboratorio svolte presso l’Istituto Nazionale per le malattie infettive “Spallanzani” di Roma, il ministero della Salute conferma che “il paziente presente tra i migranti posti in salvo dalla nave della Marina Militare “Orione” è affetto da varicella”.
L’uomo “è stato trasferito presso la struttura sanitaria romana dal ponte della nave, in navigazione verso la Sicilia, per le cure del caso”.
Viene meno, dunque, “l’esigenza di mantenere in essere le misure quarantenarie adottate nella giornata di ieri sui contatti stretti del paziente”, rassicura il ministero.
Il caso, “positivamente concluso, ha permesso di confermare la bontà del meccanismo messo in atto a seguito di un accordo tra il ministero della Salute e quello della Difesa, che prevede la presenza a bordo di unità navali partecipanti all’operazione Mare Nostrum di personale sanitario del ministero per i fini di sorveglianza ed identificazione dei casi di malattia infettiva soggetti al Regolamento Sanitario Internazionale”, conclude il dicastero di Lungotevere Ripa.
Ma chi continua a diffondere falsità sullo stato di salute dei profughi, portatori di chissà quali gravi malattie atte a minare la salute degli italiani, sia attraverso pubbliche dichiarazione (come è il caso di Salvini) che attraverso i social dove impazza la feccia razzista, sarebbe ora che venisse denunciato dalla magistratura per il reato previsto dall’art 658 del Codice Penale: “Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità , o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi”.
In casi di minore entità sono stati chiesti oltre 7.000 euro di ammneda.
Sarebbe ora che chi, per scopi politici ben precisi, diffonde stronzate cominci a sfilare in tribunale.
Poi vedi che gli passa la voglia…
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