MARO’, APPELLO RABBIOSO AI DEPUTATI: “ABBIAMO SOLO UBBIDITO AGLI ORDINI E DOPO DUE ANNI SIAMO ANCORA QUI”
L’IRA DI LATORRE E GIRONE IN COLLEGAMENTO DA DELHI: “SIAMO INNOCENTI, CONTINUEREMO A SOFFRIRE CON DIGNITA'”
Il tono è emozionato, ma anche duro e la voce tradisce l’irritazione.
In un videomessaggio Salvatore Latorre e Massimiliano Girone hanno lanciato un appello video da Dehli alle Commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato: «Abbiamo ubbidito a un ordine, abbiamo mantenuto una parola, quella che ci era stata chiesta, e oggi siamo ancora qui», le parole del fuciliere Salvatore Girone.
Con voce decisa e senza nascondere la sua irritazione, Latorre ha invece chiesto collaborazione ai due Paesi coinvolti: «Italia e India dialoghino: sono due democrazie che devono incontrarsi in nome della nostra innocenza che ribadiamo a gran voce».
«Auguro una buona festa della Repubblica, a tutte le istituzioni, a tutti gli italiani e a tutti i colleghi militari che ho seguito attraverso la tv mentre sfilavano a Roma», ha aggiunto Girone, parlando accanto all’ambasciatore italiano a Delhi Daniele Mancini e al collega Massimiliano Latorre.
«Sono passati più di due anni e anche quest’anno siamo costretti a essere lontani, presenti solo attraverso una webcam», ha aggiunto il fuciliere di Marina con piglio deciso. Andiamo avanti con «onore per il paese e per la nostra bandiera, per tutti i militari che stanno operando nel mondo, italiani e indiani: ognuno deve sentirsi tutelato nel suo diritto. Grazie per il supporto e la tenacia a non abbandonare due soldati, non Salvatore e Massimiliano che possono essere due qualsiasi al mondo», ha concluso Girone.
«Qui non vi è nulla da celebrare ed è per questo che non abbiamo festeggiato qui a Delhi la nostra Festa nazionale, riservandoci di farlo non appena sarà il momento», è invece stato il commento di Daniele Mancini, ambasciatore italiano in India.
Il capo della diplomazia italiana ha comunque espresso «un ringraziamento di cuore» alle commissioni Difesa e Esteri di Camera e Senato per la vicinanza manifestata «in un momento delicato, ma ami cosi’ unitario» da parte delle forze politiche italiane. «Non molliamo» ha ribadito Mancini in riferimento al lavoro per riportare i due militari a casa.
(da “la Stampa”)
Leave a Reply