METALMECCANICI: OCCUPAZIONE, IL 40% DELLE IMPRESE TAGLIERA’
PRODUZIONE CALATA DEL 30%… DRAMMATICI I DATI FORNITI DA FEDERMECCANICA: CROLLATA LA PRODUZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E DELLA METALLURGIA… ESPORTAZIONI DIMINUITE DEL 25,1%, LE IMPORTAZIONI DEL 30,8%… RISCHI DI CONFLITTO SOCIALE
Oltre il 40% delle imprese metalmeccaniche prevede tagli ai posti di lavoro nei prossimi sei mesi.
E’ quanto emerge dall’indagine di Federmeccanica sulla congiuntura dell’industria metalmeccanica. Questo settore ha, infatti, prodotto, nel primo trimestre dell’anno, il 30% in meno dello stesso periodo del 2008 e per molti addetti potrebbe essere a rischio il posto di lavoro.
La crisi economica ha riguardato prevalentemente i beni durevoli e di investimento.
Così, mentre per le aziende non metalmeccaniche il calo tendenziale è stato del 15% ( – 21,7% l’industria nel suo complesso), per quelle meccaniche la riduzione della produzione è stata del 30% tendenziale e del 13,4% sull’ultimo trimestre 2008.
Rispetto al 2005 il settore ha prodotto il 20% in meno.
E’ crollata in particolare nel primo trimestre la produzione di autoveicoli e rimorchi ( – 46,5%) e della metallurgia (- 38,5%), mentre è andata meno male quella degli altri mezzi di trasporto (- 9%), anche a causa dell’esistenza, in questo comparto, di commesse di lunga durata.
Le imprese restano pessimiste e a fronte di appena un 3% che pensa di aumentare gli organici nei prossimi 6 mesi, c’è il 41% delle aziende che pensa di ridimensionarli.
Nei primi due mesi dell’anno l’occupazione delle grandi imprese (quelle con oltre 500 addetti) è diminuita dell’1,6%, mentre le ore di cassa integrazione autorizzata sono state di 66 milioni di ore (+ 281%), pari a circa 144.000 occupati a tempo pieno.
E’ aumentata soprattutto la cassa integrazione ordinaria ( + 1.014%) mentre quella straordinaria ha segnato un + 4,6%.
Le ore effettivamente lavorate nel settore, al netto della cassa integrazione, sono state il 10% in meno, rispetto allo stesso periodo del 2008, mentre le retribuzioni di fatto, a causa del crollo degli straordinari, sono diminuite del 3,3%.
Tra gennaio e marzo le esportazioni sono diminuite del 25,1%, mentre le importazioni sono scese del 30,8%.
Le imprese sono pessimiste anche a causa del portafoglio ordini, con solo il 7% delle aziende che dice di avere più ordini e i 2/3 che dichiara di averne meno dell’anno scorso.
Alla luce del prossimo rinnovo del contratto dei metalmeccanici si spera non si venga ad innescare una spirale di tensioni e di rinnovato conflitto sociale.
In un momento come questo c’è da augurarsi che entrambi le parti riescano a trovare una soluzione soddisfacente che permetta di superare una fase che rischia altrimenti di diventare drammatica.
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