NAUFRAGA UN BARCONE AL LARGO DELLA LIBIA, OLTRE 100 MORTI GRAZIE A CHI HA MANDATO VIA LE ONG
LA GUARDIA COSTIERA LIBICA E’ INTERVENUTA SOLO IL GIORNO DOPO L’ALLARME: IL GOVERNO ITALIANO LI AVRA’ SULLA COSCIENZA
Un naufragio di migranti al largo della Libia con oltre cento dispersi è stato segnalato dalla Marina libica sulla base di testimonianze di sopravvissuti.
Il portavoce della Marina Libica, l’ammiraglio Ayob Amr Ghasem, contattato dall’Ansa ha detto che “oltre cento migranti sono dati per dispersi” per l’affondamento di un barcone davanti alla costa ovest del Paese.
La Guardia costiera di Zuara aveva ricevuto “ieri” una richiesta di soccorso da parte di un barcone in difficoltà .
I Guardacoste sono riusciti a salvare “qualche naufrago”, ha aggiunto il portavoce senza poter fornire cifre.
Secondo i superstiti, le persone a bordo dell’imbarcazione erano “più di 120”, ha detto ancora Ghasem.
L’episodio dimostra che la Guardia costiera libica non interviene tempestivamente nell’area che si è arrogata come di sua comperenza. Se le Ong non fossero state cacciate grazie al governo italiano complice degli affogatori e degli scafisti, queste vite umane avrebbero potuto essere salvate.
Cento morti sulla coscienza dei tanti sedicenti “cristiani” a parole.
(da agenzie)
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