NEL PDL DIVISO COMINCIA LA GUERRA DEI SONDAGGI
BRUNETTA ATTACCA: “ALFANO E’ AL 3,6%…. MA ALTRI LO DANNO AL 10%
Si va dal 3,6 fino al 10,5%. Ora che il Nuovo centrodestra è nato, gli istituti di sondaggi sono corsi a testare il suo potenziale «peso» elettorale.
Con risultati abbastanza simili — percentuali dal 6 al 9-10% circa — fatta eccezione per Euromedia Research, l’istituto di fiducia del Cavaliere, guidato da Alessandra Ghisleri: secondo le sue, rilevazioni che dovevano restare riservate ma che il Mattinale di Brunetta ieri ha svelato, il nuovo partito delle ex colombe Pdl è al 3,6%, mentre Forza Italia si assesta sul 20,1%.
Percentuali più generose per Alfano e i ministri arrivano da altri istituti: dal 6% di Piepoli (che attribuisce un 18% alla risorta Forza Italia) al 7,1% che l’Istituto Emg ha diffuso nel corso del Tg de La7 (Forza Italia al 18,1%) al 9% di Demopolis (17% al partito di Berlusconi) e di Ipr Marketing (18,5% al Cavaliere e i suoi).
Ancora più alti i numeri riscontrati da Coesis Research, che in un sondaggio realizzato per affaritaliani.it assegna al Nuovo centrodestra un 10%, e da Ispo di Renato Mannheimer, che a «Porta a porta» lo ha quotato al 10,5%.
«In 24 ore e senza simbolo: un dato entusiasmante e straordinario!», ha esultato il fondatore Alfano presente in studio.
Roberto Weber, responsabile ricerca di Ixè, spiega di aver testato varie volte negli ultimi mesi l’attrazione di una formazione del vicepremier sull’elettorato del Pdl, registrando oscillazioni tra il 6 e il 9%, percentuali che però, valuta, «valgono se il partito resta nell’ambito del centrodestra. Se invece si sposta verso il centro, allora queste percentuali rischiano di calare: in questo senso il nome Nuovo centrodestra è molto intelligente».
Certo, come sottolinea Antonio Noto di Ipr, «si tratta per ora di risultati emotivi», sull’onda della scissione appena consumata, «bisogna vedere se il nuovo partito saprà poi interagire con i delusi di Berlusconi».
E Alfano gode di fiducia? Per Noto, tra gli elettori della sua parte politica, resta secondo e staccato dal Cavaliere (40 a 55%), ma i pesi si invertono se si indaga tra il complesso degli elettori italiani (30% di fiducia al ministro dell’interno, 23 a Berlusconi).
Anche nelle rilevazioni di Ixè Alfano è più alto di Berlusconi, «di una decina di punti — spiega Weber — perchè pesca anche fuori dal recinto di centrodestra»; nel complesso dell’elettorato, Alfano al 24 e Berlusconi al 18 anche secondo Piepoli.
E ci sono un paio di altre figure della nuova formazione che fanno registrare buoni tassi di fiducia: li segnala Weber, i ministri Nunzia De Girolamo e Maurizio Lupi (quest’ultimo molto “quotato” anche nelle rilevazioni di Piepoli).
Un altro dato da osservare è che secondo più istituti la somma dei due partiti nati dalla rottura del Pdl regalerebbe qualche punto in più al centrodestra.
Lo ha sottolineato a «Porta a porta» Mannheimer, e lo rileva anche Pietro Vento, direttore di Demopolis: «Berlusconi ed Alfano, insieme, oggi otterrebbero il 26%, cioè 3 punti in più. Complessivamente, oltre 8 milioni di voti, 800mila in più rispetto a febbraio scorso».
E da dove possono arrivare i consensi al nuovo partito? «L’elettorato di Scelta civica in questo momento è abbastanza disorientato: il Nuovo centrodestra potrebbe attirarne una parte», spiega Vento.
Individua un bacino possibile negli elettori di Monti anche Coesis Research, oltre alla possibilità di rosicchiare punti a Forza Italia e pure al M5S.
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