NON SI VIVE DI COMPLOTTI E DI STATUINE DEL DUOMO, SENZA IDEE E FATTI CONCRETI
IL PRESUNTO COMPLOTTO DENUNCIATO DA PANORAMA E SMENTITO DAI MAGISTRATI PUGLIESI HA UN EFFETTO BOOMERANG…SE MAI FOSSE VERO, DIMOSTREREBBE CHE IL PREMIER SI PUO’ INCASTRARE FACILMENTE: ALLA FINE E’ SPUTTANATA LA ESCORT D’ADDARIO O BERLUSCONI CHE DOVREBBE AVERE UN COMPORTAMENTO DA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO?
Ieri le anticipazioni di “Panorama”, oggi il titolo di “Libero”: “Sputtanata: crollano le accuse della D’Addario, le prove del complotto; toghe, politici e giornali d’accordo per rovinare Silvio, Patrizia era l’esca, indagini in corso a Bari”.
Pur prendendo atto che i magistrati di Bari hanno immediatamente smentito la ricostruzione di “Panorama”, facciamo conto che sia una tesi seria e quindi approfondiamo la nuova campagna dei giornali di centrodestra.
In cosa consiste la teoria del complotto?
Nel fatto che sarebbe stata organizzata da un paio di politici, alcuni magistrati e diversi giornalisti una “trappola” per incastrare il premier.
La scelta di portare la bionda barese non sarebbe stata casuale: qualcuno avrebbe suggerito a Max Verdoscia, un amico di Tarantini, di presentarla proprio al giovane uomo d’affari, sapendo che il Tarantini, all’oscuro di tutto, era molto ben introdotto a palazzo Grazioli.
In pratica Patrizia sarebbe stata parte di un piano per mettere nei guai il governo, uno scandalo studiato a tavolino.
Secondo tale tesi, il Tarantini, noto per essere uno che si circondava di escort e le forniva ai suoi amici politici, partecipando spesso anche a cene a Palazzo Grazioli, era la persona adatta per infiltrare la D’Addario.
La escort sarebbe stata selezionata proprio perchè esperta in registrazioni e videoriprese e avrebbe percepito una somma consistente che si ipotizza abbia trasferito in Qatar, nascosta nella guepiere, o in Svizzera.
Prove a dimostrazione di tali tesi? Zero.
Prove che la magistratura stia indagando in tal senso? Nessuna.
Poniamo che la tesi del complotto sia veritiera, in tal caso pensiamo sarebbe meglio per il centrodestra tenerla segretata.
Perchè dimostrerebbe, in primis, che l’abitudine del premier ad accogliere a palazzo Grazioli donne “facilmente disponibili” era talmente risaputa che persino una D’Addario ha avuto libero accesso.
Che la possibilità di essere poi ricattato da una di queste ragazze era molto elevata, tanto è vero che i complottisti non avrebbero avuto problemi a mettere in atto la loro “strategia eversiva”.
Che si presume che tale facilità di accesso ai vari lettoni di Putin sia nota anche all’estero, con i relativi rischi circa l’infedeltà delle “favorite” della
nottata e potenziali ricatti verso il nostro Paese.
Che non esistesse alcuna forma di filtro per evitare che certe abitudini poco confacenti al ruolo istituzionale di un presidente del Consiglio permettessero a una D’Addario di accedere al cospetto del premier con un registratore al seguito.
In questo contesto, dando per scontato che il complotto era facilmente perseguibile, si finisce per dimostrare l’estrema leggerezza di chi l’avrebbe subito.
E dandosi il caso che il premier non rappresenta in tal luogo sè stesso , nè eventuali sue abitudini o vizi privati che siano, ma gli elettori di centrodestra che lo hanno inviato lì perchè li rappresenti, è implicito che siano loro i veri danneggiati sia del complotto ordito, che di chi l’ha subito dimostrandosi non all’altezza del ruolo attribuitogli.
Salvo che non si avalli la teoria che uno nel privato può fare quello che gli pare, tesi che affascina molti puttanieri italici, ma che se vale per il mandrillo di strada, poco si attaglia all’immagine che un premier dovrebbe avere nel rappresentare le istituzioni e il popolo italiano.
Se poi la tesi del complotto non trovasse nessuna conferma giudiziaria nelle prossime ore, si rivelerebbe una mossa improvvida e quasi pilotata al fine di sfruttare una notizia senza conferme, per creare uno stato emotivo di solidarietà al governo.
Dopo la statuetta del duomo di Milano e il partito dell’amore che sono valsi due punti in percentuale, non vorremmo che di fronte a un leggero calo di consensi al Pdl, confermato dagli ultimi sondaggi, qualcuno abbia suggerito la strategia del colpo ad effetto per risalire la china in vista delle regionali.
Essendo tra coloro che pensano che un governo non dovrebbe vivere di effetto “duomo di milano”, “complotti” e spot, ma di idee e di fatti concreti, riteniamo che altre siano le cose che vorrebbero vedere realizzate gli italiani. Magari unite a una classe dirigente eticamente non ricattabile.
Magari unite a verità e non a promesse: a proposito delle quali, informiamo i fans di Brunetta (che aveva assicurato che avrebbe tagliato le consulenze senza pietà ), che quest’anno (dati del Ministero) esse sono invece aumentate del 16,02% in più rispetto all’anno scorso.
Almeno la D’Addario il suo mestiere ha dimostrato di saperlo fare.
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